L’unione fa la forza, dice l’antico detto. Ma non solo. In un mondo che sente sempre più pressante la necessità di seguire logiche green, l’unione può rivelarsi un ottimo strumento per mettere a segno risultati concreti in tema di sostenibilità. È il caso del progetto Save The Food, che da dieci anni vede alleati Cuki e Banco Alimentare in nome della lotta allo spreco alimentare. Un progetto ambizioso, che ha consentito il recupero del cibo non consumato dalle mense aziendali e la redistribuzione di 20 milioni di porzioni di cibo ai bisognosi in perfette condizioni igieniche e di conservazione.
E un traguardo altrettanto ambizioso, quello del decennale, che questa mattina è stato celebrato presso la Scuola di Cucina della storica rivista La Cucina Italiana alla presenza del Ministro delle Pari Opportunità e della Famiglia Elena Bonetti, e dell’Onorevole Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge 166/2016 contro lo spreco alimentare.
Un’occasione per tracciare un bilancio dell’attività svolta e, al contempo, per guardare avanti, verso nuove sfide. “Questi dieci anni di collaborazione con la Fondazione del Banco Alimentare nella realizzazione del progetto – spiega Corrado Ariaudo, Ceo Cuki – ci hanno progressivamente indotti all’attenzione verso la responsabilità sociale e sensibilizzati sull’importanza dell’economia circolare, condizionando positivamente il pensiero alla base delle decisioni aziendali orientate a contrastare lo spreco alimentare. Tutti noi in Cuki consideriamo questo progetto un responsabile impegno etico che ci consente di restituire alla comunità una parte della fiducia e dell’apprezzamento che il mercato e i consumatori da sempre e quotidianamente assegnano ai nostri prodotti e al nostro lavoro”.
Un impegno, che passando dalla teoria alla pratica, non manca di produrre risultati. “I contenitori Cuki – afferma Marco Lucchini, Segretario Generale della Fondazione Banco Alimentare Onlus – garantiscono un’adeguata conservazione nel trasporto dei cibi e ci consentono così di recuperare grandi quantità di alimenti e ridistribuirle, attraverso le strutture caritative convenzionate, a chi ha più bisogno”. E da qui, l’appello al mercato. “Ci auguriamo – continua Lucchini – che altri seguano l’esempio di Cuki, permettendoci di avere ancora più capacità di recuperare cibo e ridurre gli sprechi”. L’invito è in particolare ad aderire a Siticibo, il programma della Fondazione Banco Alimentare ONLUS, nato per recuperare le eccedenze alimentari della Ristorazione Organizzata e della Grande Distribuzione alimentare. Una proposta che presenta un duplice vantaggio, dicono i promotori: le aziende che scelgono di aderire a Siticibo, infatti, non incorrono in spese aggiuntive ed eliminano, invece, l’onere economico e organizzativo dello smaltimento delle derrate in eccesso.
Le celebrazioni del decennale del progetto sono state arricchite anche con un’iniziativa ad hoc, ospitata nei locali della Scuola di Cucina in via San Nicolao 7 a Milano. Qui è andata in scena la “Staffetta per gli Altri”, che ha visto gli allievi del 4° anno dell’Istituto Alberghiero Paolo Frisi di Milano, coadiuvati da dirigenti d’azienda, personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo, preparare pasti da consegnare al Banco Alimentare per essere distribuiti agli Enti Caritativi.