Nella giornata di oggi era atteso a Barletta, teatro dell’omicidio del giovane Claudio Lasala, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. E’ quanto emerso nel corso della trasmissione Ore 14, che anche oggi è tornata sul giallo con le ultime novità, alla vigilia dei funerali della vittima 24enne che si svolgeranno proprio nella giornata di domani. Dalle prime risultanze dell’autopsia è emerso che Claudio sarebbe morto per choc emorragico a causa di un’unica coltellata all’addome che però avrebbe forato organi vitali, come pancreas, fegato e stomaco.
Il 18enne accusato di essere l’esecutore materiale del delitto, Ilyas Abid, avrebbe quindi colpito con drammatica violenza Claudio pur usando un coltello con una lama abbastanza piccola, di circa 5-6 centimetri. Inoltre, sulla testa e nel dettaglio sul sopracciglio della vittima sono state trovate ecchimosi riconducibili a colpi ripetuti e violenti, forse perpetrati con un casco. Proprio nel punto in cui il giovane si era accasciato, ormai agonizzante, è stata trovata la visiera di un casco da moto.
Claudio Lasala, Dibenedetto presente nella seconda fase dell’aggressione?
Stando alla testimonianza di un cugino di Claudio Lasala, inoltre, oltre al 18enne Ilyas Adib pare che si fosse stato nella seconda fase dell’aggressione anche Michele Dibenedetto, considerato dal gip il mandante del delitto. Quest’ultimo agli inquirenti aveva ammesso di aver avuto una discussione con Lasala ma si era poi professato del tutto estraneo all’omicidio del 24enne. Cambierebbe dunque la sua posizione.
Domani si svolgeranno i funerali della vittima, a partire dalle ore 16.00. L’inviata di Ore 14 ha inoltre svelato un’altra importante notizia da Barletta: è stato ferito con una pistola un 27enne e un 24enne di origini albanesi è stato fermato con l’accusa di tentato omicidio. Un secondo fatto molto violento questa volta avvenuto a Corato ma che non avrebbe nulla a che fare con il delitto di Claudio Lasala, pur ribadendo la violenza registrata nella zona nel gito di pochi giorni. Ieri intanto i testimoni sono stati risentiti fino a notte fonda. Oltre ai dipendenti del bar dove la lite è iniziata e dove il 18enne avrebbe preso il coltello, anche gli amici della vittima. Stando a quanto finora trapelato, non ci sarebbero indagati per favoreggiamento “perché i baristi avrebbero dichiarato agli inquirenti di non aver visto quanto accaduto fuori, inoltre le loro dichiarazioni vengono confermate dai fotogrammi ed avrebbero detto di aver avuto paura dai due soggetti”.