San Vincenzo di Saragozza, chi è il Santo che si festeggia oggi?
San Vincenzo di Saragozza si celebra il 22 gennaio. Questi è il patrono di Ugento. In questo paese del Salento, il 22 gennaio vi è una cerimonia religiosa nel Santuario della Madonna della Luce. Durante questa messa, vengono ricordate le virtù e le qualità cristiane di questo arcidiacono spagnolo. Successivamente, la statua del Santo percorre tutte le strade di Ugento. Nel corso di questa processione, San Vincenzo di Saragozza viene impersonificato anche da un giovane a cavallo, e vengono rappresentate tutte le fasi del martirio. Durante questa festa viene accesa anche una Fòcara, per riscaldare gli animi di tutti i visitatori presenti. Nel corso di questi festeggiamenti in onore di San Vincenzo di Saragozza, vi sono pure delle sagre, dove si possono assaggiare la torta alle mandorle e le alici arracanate.
Ugento è dunque una cittadina salentina con poco più di 12 mila abitanti. Tra le architetture religiose più importanti del posto, ci sono la Cattedrale di Santa Maria Assunta e il Santuario dei Santi Cosma e Damiano. Il Duomo è stato costruito sui resti di un’antica chiesa gotica ed è stato inaugurato nel 1745. Il secondo edificio religioso è una struttura costruita in stile barocco, che è stata più volte ristrutturata nel corso del 1800. Tra gli altri luoghi di interesse da visitare ad Ugento, vi sono poi il Palazzo vescovile, che ospita un pavimento a mosaico, e il Castello che ha la caratteristica forma di un trapezio. Questa cittadina è famosa inoltre per le sue torri di avvistamento, come Torre Mozza e quella di San Giovanni. Ad Ugento c’è dunque una bellissima marina, che nel periodo estivo attrae numerosi turisti provenienti da ogni parte del mondo.
San Vincenzo di Saragozza, la vita
San Vincenzo di Saragozza nasce a Huesca nel IV secolo dopo Cristo. Il piccolo proviene da una famiglia aristocratica. Il padre è infatti il console Eutichio, mentre la madre è la matrona Enola. L’istruzione di Vincenzo viene affidata dalla famiglia al vescovo di Saragozza, che si chiama Valerio. Quest’ultimo, per tutta la sua esistenza, ha accompagnato quindi il suo discepolo nella sua formazione spirituale e culturale. Il ragazzino riesce a conquistare in breve tempo la fiducia del suo protettore, che lo nomina arcidiacono, e gli ordina di predicare la parola di Cristo al suo posto. Intorno al 303, l’imperatore Diocleziano incomincia a perseguitare i cristiani a causa del loro credo. Viene ordinata allora la distruzione di tutti gli edifici in onore di Gesù e la tortura dei cristiani che ricoprono delle cariche pubbliche. Inoltre, il governatore Daciano ordina che in Spagna tutti i cristiani vengano rinchiusi nelle carceri del paese.
Nonostante questo clima di violenza, san Vincenzo e Valerio decidono di continuare a portare avanti la loro missione e di professare la loro fede. Dopo essere più volte sfuggiti all’arresto, vengono fatti anche loro prigionieri. I due vengono fustigati pesantemente. Poi, Daciano decide di mandare il vescovo di Saragozza in esilio. Scaglia quindi tutta la sua rabbia contro l’arcidiacono Vincenzo. Quest’ultimo viene prima torturato con la graticola, dopo viene sottoposto alla pena del cavalletto, infine viene ferito con degli uncini di ferro. Dopo essere stato rinchiuso in una cella piena di vetri taglienti, san Vincenzo, sfinito, muore a Valencia il 22 Gennaio del 304. E’ stato in seguito nominato Santo dalla Chiesa e i festeggiamenti in suo onore si celebrano ogni anno nel giorno della sua scomparsa.
Tutti gli altri Beati di oggi
Il 22 gennaio è anche la festa di Sant’Anastasio il Persiano, San Domenico di Sora, San Bernardo di Vienne e di San Filippo di Mosca. In questo giorno, si commemorano i Beati Giuseppe Nascimbeni e Maria Mancini.