La quarta ondata di Covid-19 non lascia scampo neanche all’Italia, che però grazie alla campagna vaccinale e tutte le misure messe in atto da governo e autorità sanitarie sta rispondendo più che bene al nuovo attacco del virus. Ospite di Uno Mattina anche l’immunologo Francesco Le Foche si è detto sicuro dell’esito di questa nuova ondata della pandemia: “Stiamo molto meglio rispetto ad altri paesi in giro per il mondo, rispetto all’Europa abbiamo avuto una campagna vaccinale e un comportamento individuale prudente che ci ha contraddistinto e ci ha messo in una condizione favorevole”.
“In linea generale dobbiamo approfittarne e incentivare la campagna vaccinale soprattutto per la terza dose. Già il 35% delle persone candidate al richiamo l’hanno fatto, sta funzionando bene e se l’Iss e il Cts danno l’opportunità di ampliare la popolazione per la terza dose allora allargheremo anche ai 50enni. Questo ci porterà ad una condizione ancora più favorevole- ha detto Le Foche-, perché il vaccino è la via per ridurre i contagi, ospedalizzazioni e mortalità”.
Francesco Le Foche: “Terza dose dà immunità più forte”
Francesco Le Foche, immunologo e infettivologo al Policlinico Umberto I, nel corso del programma Uno Mattina ha poi sottolineato: “La seconda dose perde protezione dai 6 agli 8 mesi, ma non sappiamo quanto dura l’immunità di memoria delle cellule T. Ogni persona è diversa, ognuno di noi può avere una immunità più o meno lunga. Con il richiamo si favorisce tutti, dà immunità più forte e riduce la malattia grave. Come ogni vaccino c’è l’opportunità di richiamo che ci mette in sicurezza. Facciamola e prendiamoci questa immunità permanente, poi vedremo cosa succederà nel tempo“.
“Ci sono anche delle cure, come gli anticorpi monoclonali che dovrebbero essere autorizzati molto presto anche a domicilio. Ci sono anche antivirali importanti da somministrare quanto prima- ha sottolineato Le Foche-. Ci sono terapie, vaccini e prevenzione per arginare i rischi, stiamo camminando e molto bene”.