San Tommaso d’Aquino si celebra il 28 gennaio come ogni anno. Questi è patrono del comune di Aquino e compatrono del comune di Napoli e della regione Campania. Visto il suo impegno e la produzione di testi approfonditi in diversi rami del sapere, è stato scelto anche in qualità di patrono dei teologi, degli accademici, dei librai e degli studenti. Aquino è un caratteristico borgo medievale, ottimamente conservato, in provincia di Frosinone. Splendida la sua collocazione geografica: il paese sovrasta la zona del Parco del Vallone dove un tempo c’era un lago. Oggi l’area è stata completamente bonificata e ora scorre il ruscello Forme. La Basilica Concattedrale di San Costanzo Vescovo e San Tommaso rappresenta il cuore della vita religiosa della comunità di Aquino.
San Tommaso d’Aquino, la vita della Beata
San Tommaso d’Aquino nacque a Roccasecca nel 1225 e morì nel 1274 nell’Abazia di Fossanova. La Chiesa cattolica lo venera come santo a partire dal 1567. Oltre che religioso, è stato un filosofo, un teologo e un accademico. Tommaso d’Aquino rappresenta un importante riferimento e punto d’incontro tra la filosofia classica (fondata sulle dottrine di Aristotele, Socrate e Platone) e la Chiesa cattolica. All’età di cinque anni Tommaso venne inviato dal padre Landolfo nella vicina Abbazia di Montecassino, per ricevere un’educazione religiosa e per diventarne l’abate. Nel 1239 si trasferì a Napoli per proseguire i suoi studi all’Università. Qui conobbe l’ordine dei Domenicani di cui entrò a far parte nel 1244. Nel 1246 i domenicani decisero di fargli proseguire gli studi a Parigi e Colonia.
Fra Alberto (poi divenuto Sant’Alberto Magno) si prese in carico la sua educazione. Nel 1259 tornò in Italia, a Orvieto, con l’incarico di responsabile per la formazione continua della comunità domenicana. In questo periodo ebbe l’opportunità di approfondire notevolmente i suoi studi in ambito filosofico e teologico. Dal 1265 al 1268 si trasferì a Roma con il ruolo di maestro reggente su richiesta del papa Clemente IV che lo volle come teologo pontificio. Tornò poi a Parigi nel 1268 dove la sua attività principale fu l’insegnamento della Sacra Pagina. La parte principale della sua attività era legata ai commenti del Nuovo Testamento, ma in diverse occasioni si è cimentato nella produzione di testi di varia natura, legati alle diverse sfaccettature del sapere. Tommaso d’Aquino è stato anche commentatore delle opere di Aristotele. Nel 1272 lasciò definitivamente Parigi per tornare in Italia e organizzare uno studium generale di teologia. Visse gli ultimi anni della sua vita a Napoli dove proseguì l’approfondimento di testi filosofici e anche scientifici. Tommaso d’Aquino morì nel 1274 nell’Abazia di Fossanova. Il suo corpo sono state conservate in Francia, a Tolosa, nella chiesa domenicana di Les Jacobins. Sono presenti anche alcune sue reliquie in altre località: a Salerno, nella chiesa di San Domenico, è conservata la sua mano destra; nella cattedrale di Priverno è presente il suo cranio, mentre una costola è conservata nella Basilica di Aquino. Ogni anno ricorre la festa di San Tommaso d’Aquino: a Firenze, nella basilica di Santa Maria Novella, si incontrano figure di spicco nel panorama domenicano italiano e internazionale.
Gli altri Beati di oggi
Il 28 gennaio, oltre a celebrare Tommaso d’Aquino, si ricordano anche Sant’ Agata Lin Zhao (vergine e martire), Beato Angelo da Canosa (francescano), San Carlomagno (imperatore), Sant’ Emiliano di Trevi (vescovo), San Giacomo (eremita in Palestina), San Giovanni di Reome (abate), San Giuliano di Cuenca (vescovo), Beato Giuliano Maunoir (sacerdote gesuita), Beata Maria Luisa Montesinos Orduna (vergine e martire) e San Riccardo abate di Vaucelles.