Santa Giuliana di Nicomedia si celebra il 16 febbraio. La Beata nasce in Nicomedia nel 285, inizialmente appartenente ad una famiglia di religione pagana la ragazza si convertì di sua spontanea volontà al cristianesimo. Il prefetto della città decise di prenderla in sposa tuttavia Giuliana pose una condizione per accettare di convogliare a nozze ovvero la conversione del futuro marito al cristianesimo con il battesimo. Il fidanzato non solo rifiutò la sua condizione ma la denunciò alle autorità egli stesso condannandola alla prigionia e in seguito alla pena capitale. Anche durante le agonie della sua reclusione Giuliana non rinnegò mai la sua fede fino al momento del sua condanna a morte avvenuta per decapitazione nel 305. Il martirio di Giuliana avvenuto in Nicomedia ha una forte rilevanza storica oltre che religiosa in quanto quel luogo fu scelto dall’imperatore Diocleziano come sede privilegiata dell’impero. Proprio da quella sede l’imperatore iniziò una forte campagna persecutoria nei confronti dei cristiani senza escludere alti funzionari e membri del palazzo imperiale.
In quell’epoca vi fu un grande numero di martiri tra cui ricordiamo Doroteo, un notabile dell’impero, e il vescovo della città Antimo. Proprio quest’ultimo fu ucciso insieme a Giuliana che aveva rifiutato qualsiasi offerta di conciliazione da parte del prefetto Eleusio mantenendo fede alla propria religione cristiana. La sua tenacia e coraggio nel mantenere fede al proprio amore verso Dio l’ha resa une delle martiri più famose. Le sue spoglie furono celebrate nella cattedrale di Cuma in quanto durante il trasporto verso Roma la nave su cui era situata la salma naufragò. Dopo il XII secolo l’abbazia di Cuma fu lasciata all’abbandono in quanto oggetto di attacchi militari da parte delle forze sveve e napoletane che si stavano contendendo il territorio in quel periodo. Le spoglie di Giuliana furono trasportate in seguito al monastero campano delle clarisse di santa Chiara per poi giungere infine al monastero benedettino di Montevergine.
Santa Giuliana di Nicomedia: le celebrazioni
Il culto di Santa Giuliana di Nicomedia si sviluppa inizialmente con grande fervore nella regione campana, a lei difatti furono dedicati un dipinto nel V secolo in un’edicola nelle catacombe di San Gennaro e divenne modello di vergine bella e devota al cristianesimo durante tutto il periodo bizantino. La figura di Santa Giuliana divenne un esempio da venerare per le monache del monastero di Donnaromita. Queste ultime seguendo la regola di San Benedetto estesero su tutto il territorio Europeo la figura della santa ottenendo un grosso seguito in particolar modo nelle regioni spagnole e inglesi. Riconosciuta come patrona delle partorienti la figura di Santa Giuliana viene citata in moltissimi riferimenti alle vergini cristiane e alla spiritualità giovanile. San Giuliana viene inoltre venerata come simbolo di una fede incrollabile nemmeno di fronte alle più grandi difficoltà, non a caso viene spesso rappresentata nell’iconografia con a fianco il diavolo o un torturatore intento a infliggerle lancinanti sofferenze.
San Giuliana di Nicomedia: patronati
Quando l’abbazia di Cuma fu distrutta nel 1207 la popolazione fuggita si insediò nell’agro di Giuliano e nella fratta atellana. Da quel momento Santa Giuliana fu venerata come patrono della città di Frattamaggiore in compatronato con la figura di San Sossio. Anche quest’ultimo santo è venerato per il suo martirio avvenuto in seguito alle persecuzioni ad opera dell’imperatore Diocleziano.