Tra gli aneddoti della storia del Movimento e la corsa al Quirinale, Luigi Di Maio a 360 gradi ai microfoni di Cartabianca. Dopo una breve battuta sulla scelta di Giuseppe Conte come primo ministro del governo gialloverde – «Io sono orgoglioso di aver partecipato a quella fase storica del Paese in cui abbiamo individuato Conte come primo ministro» – il ministro degli Esteri ha rivelato un retroscena: «Prima del Conte I, ho fatto diverse chiamate per dire “sei ministro” o “sei sottosegretario”, una persona mi ha risposto che non poteva essere al giuramento da Mattarella perché era a Berlino con la famiglia. Mi ha chiesto se si poteva rinviare il giuramento».
Luigi Di Maio ha poi allontanato l’ipotesi di un lockdown per non vaccinati in stile Austria: «Loro sono al 65% di vaccinati, noi abbiamo 45 milioni di abitanti che hanno completato il ciclo vaccinale e l’86% con almeno una dose. Noi siamo in condizioni differenti e la comunità scientifica non sta discutendo questa misura. Io ho sempre detto che i politici devono mettere a terra le decisioni della comunità scientifica. L’Austria ha preso questa decisione in un Paese governato dai popolari alleati con i Verdi: non è questione di destra o di sinistra. Sul Green Pass noi italiani siamo arrivati prima degli altri Paesi europei, che ora lo utilizzeranno per accelerare le campagne vaccinali. Il nostro obiettivo è raggiungere il 90% di popolazione vaccinata».
LUIGI DI MAIO: “GIORGETTI AFFIDABILE, SALVINI NO”
Soffermandosi sulla corsa al Quirinale, Luigi Di Maio si è soffermato così sul sostegno del Centrodestra a Berlusconi: «Io provo una forte empatia con Berlusconi, perché secondo me il Centrodestra non lo ha messo in campo: i suoi alleati lo stanno bruciando. Salvini e Meloni sono i primi a non sostenerlo. Ora sarebbe meglio fare il patto del silenzio, perché altrimenti arriviamo a gennaio senza nomi». Il titolare della Farnesina ha poi lanciato un’altra stoccata all’ex alleato Salvini: «Io lavoro con Giorgetti come ministro, è una persona affidabile. Con Salvini dipende dal sentiment, dipende dai social network». Luigi Di Maio ha poi ribadito il pieno appoggio al leader pentastellato Giuseppe Conte: «Conte ha appena iniziato e ha preso tra le mani un M5s che ha fatto una transizione di un anno e mezzo. Lui sta costruendo un nuovo corso, io sostengo questo nuovo corso e non parlerei di dualismo. Stiamo lavorando al nuovo corso e più volte ho detto che Giuseppe è il futuro del Movimento».