Dallo scorso lunedì mattina non si hanno più notizie di Luigi Criscuolo, l’uomo di 60 anni residente a Pavia e misteriosamente scomparso. Il caso è stato affrontato nel corso della trasmissione Ore 14, durante la puntata di oggi in onda su Rai2. Cresce l’ansia per le sorti dell’uomo, conosciuto come “Gigi bici” dal nome del negozio che gestiva. Dopo aver salutato la compagna e la figlia annunciando che sarebbe rincasato più tardi (ma senza riferire dove andasse), l’uomo si sarebbe messo alla guida della sua auto poco prima delle 9.00. Luigi si muove con l’ausilio delle stampelle a causa di un intervento. Dopo essere stato avvistato fermo ad un semaforo intorno alle 9.30, il 60enne avrebbe fatto una improvvisa inversione di marcia sparendo nel nulla.
Da quel momento di Criscuolo si sono interrotti i contatti. Solo nella serata di martedì è stata rinvenuta la sua auto abbandonata in un boschetto, con il finestrino rotto e tracce di sangue all’interno. Nella vettura la polizia ha trovato le chiavi inserite e solo una stampella. Cosa gli è successo? Le ricerche da parte degli uomini del soccorso alpino, protezione civile e vigili del fuoco proseguono ma sono ancora tanti gli interrogativi che ruotano attorno alla sparizione dell’uomo: come avrebbe fatto a spostarsi da solo con una sola stampella? Ed ancora, la piccola macchia di sangue a chi appartiene?
Luigi Criscuolo scomparso: l’appello della figlia Katia
Tra gli altri interrogativi che ruotano attorno alla scomparsa di Luigi Criscuolo c’è anche il perché l’uomo si sia diretto verso Calignano? Si tratta di una zona che secondo le testimonianze raccolte il 60enne non avrebbe mai frequentato prima di allora.
Katia, la figlia di Luigi Criscuolo, è intervenuta alla trasmissione di Rai2 per lanciare un nuovo appello. A distanza di giorni dalla sua scomparsa, si sono dati una spiegazione? Si tratterebbe di una scomparsa volontaria? “Non penso”, ha commentato la donna. “Non riesco a capire, continuo a pensare… Non lo so”, ha aggiunto, “Non riesco a capire cosa sia successo, come mai ci sia una sola stampella in macchina e il vetro rotto… Mio papà non ce la faceva a camminare, aveva subito un intervento i primi di ottobre. Faccio un appello per mio papà, lo sto cercando, se qualcuno sa qualcosa, se lui è nascosto o non si vuole far trovare, faccia almeno una chiamata perché io non vivo più”, ha proseguito disperata la figlia. Sul piano delle indagini pare che queste si stiano concentrando nella zona del ritrovamento dell’auto ma si starebbero anche allargando con l’attivazione dell’elicottero dei vigili del fuoco. Monitorato attraverso i droni anche il corso del fiume e stanno verificando le telecamere del territorio comunale. “E’ difficile ipotizzare che possa essersi allontanato da solo”, ha ribadito anche la dottoressa Bruzzone. In merito al vetro rotto, si tratterebbe del finestrino del passeggero, lato destro. L’uomo sarebbe stato portato via contro la sua volontà? “Anche con una stampella non ce l’avrebbe mai fatta a camminare”, ha ribadito la figlia Katia.