Francesco Le Foche, immunologo, è intervenuto ai microfoni della trasmissione di La 7 “Tagadà”, andata in onda nel corso del pomeriggio di oggi, giovedì 11 novembre 2021. In particolare, l’esperto ha concentrato la propria attenzione sullo scenario pandemico e sui vaccini anti-Covid: “Abbiamo 2,7 milioni di persone in Italia che ancora non si sono sottoposti alla vaccinazione contro il Coronavirus. Al 70% di chi è vaccinato, invece, probabilmente non abbiamo spiegato bene qual è il valore della terza dose, che negli iperfragili e nei fragili è la dose addizionale”.
Questi ultimi soggetti, invece, hanno la necessità di un imprinting più forte degli antigeni sul sistema immunitario, mentre tutti gli altri “devono prolungare la loro immunità e valutiamo per quanto tempo. Possono essere un anno, 2 anni, 5 anni, 10 anni. Non sappiamo se riusciremo a far restare una memoria di protezione nel nostro sistema immunitario. È fondamentale la memoria immunologica, ossia quella dei linfociti T di memoria”.
FRANCESCO LE FOCHE: “L’IMMUNITÀ DEL VACCINO DIMINUISCE TRA IL SESTO E L’OTTAVO MESE”
Nel prosieguo di “Tagadà”, il professor Francesco Le Foche ha sottolineato che il nostro sistema immunitario è molto complesso: “Nella filogenesi è il più anziano, perché è nato con la cellula. Ogni cellula aveva un sistema immunitario grezzo al suo interno, poi, piano piano, si è intensificato ed è diventato molto complesso”.
SARS-CoV-2 è un virus nuovo, ma, nonostante questo, in pochissimo tempo, ma con una tecnica consolidata da anni, “abbiamo prodotto vaccini efficaci e sicuri, che hanno ridotto la possibilità dell’infezione da Covid-19. Non sapevamo per quanto tempo la vaccinazione completa, con due dosi, avrebbe avuto una copertura significativa, ma abbiamo visto che l’immunità si riduce tra il sesto e l’ottavo mese circa. Questo è un dato di media, soprattutto nei contagi, anche se resta una copertura molto efficace rispetto alla malattia grave”.