«La situazione economica italiana non può essere calcolata indipendentemente da quella europea e da quella mondiale. Al G20 di Roma tutto termina con il lancio delle monete nella fontana di Trevi, l’enfasi è sulla prosperità. Dopo due giorni, a Glasgow, è la fine del mondo: Obama cita Shakespeare, l’Otello, dicendo “non c’è ferita che non si possa curare, ma la ferita c’è”»: così Giulio Tremonti ai microfoni di Stasera Italia.
L’ex ministro dell’Economia ha fatto il punto della situazione sull’economia nostrana, tra buone e cattive notizie: «Tante cose sono abbastanza positive in prospettiva, ci sono elementi di crescita, ma ci sono anche elementi negativi: la borsa sale, ma la borsa della spesa sale anche lei e non è una cosa positiva. Ci sono molto fattori da valutare. Io credo che sia il caso di essere molto prudenti».
GIULIO TREMONTI: “PNRR A RISCHIO PER LA BUROCRAZIA”
Giulio Tremonti si è poi soffermato sul reddito di cittadinanza: «Il sistema dell’assistenza c’era già prima del reddito di inclusione ed era basato sui comuni, perché i Comuni conoscono il territorio molto più degli uffici pubblici superiori. La pandemia ci ha fatto dimenticare due punti essenziali della civiltà del Paese: il ruolo delle prefetture sul territorio ed il ruolo dei comuni nell’aiuto ai più poveri». Un’ampia riflessione, successivamente, sulla burocrazia: «Oggi la finanziaria è presentata su 122 pagine, 35 metri lineari, più i decreti delegati. Credo che realmente sia un modo disastroso di amministrare e legiferare. Noi paghiamo un costo enorme alla legislazione». E Giulio Tremonti ha ammonito: «Il rischio che corre una cosa giusta come il Pnrr è di non funzionare per la troppa burocrazia, ma la colpa non è dei burocrati, ma dei politici».