Fabio Modugno, figlio segreto del cantante Domenico, è intervenuto quest’oggi, sabato 13 novembre 2021, ai microfoni di Unomattina in Famiglia, al fine di raccontare la sua vicenda personale e riavvolgere il nastro temporale della sua esistenza. Innanzitutto, l’uomo ha parlato dei suoi genitori anagrafici: il padre, Romano Camilli, era il collaboratore di Garinei e Giovannini, con i quali iniziò la carriera al teatro Sistina, poi proseguita con la gestione dell’ufficio stampa della struttura, mentre la mamma, Maurizia Calì, era una ballerina di danza classica, di musicale e, per molti anni, assistente di Gino Landi.
Tuttavia, Fabio Modugno ha detto che Romano Camilli lo ha sempre visto “con occhio diverso. Lui sapeva di questa storia e poi risolveva sempre molto con le mani e non con le parole. Con lui non ho avuto rapporti. Con mia madre invece avevo un legame diverso, ma era basato sull’assenza: fino agli 11 anni non l’ho vista con continuità. Nella mia crescita è stata fondamentale una tata, ma ai miei tempi era davvero diverso: le tate erano figure di famiglia”.
FABIO MODUGNO, FIGLIO SEGRETO DI DOMENICO: “SE AVESSI INCONTRATO MIO PADRE, GLI AVREI DETTO…”
Quando Fabio seppe di essere il figlio di Domenico Modugno e non di Romano Camilli, come aveva sempre creduto, si trovava “all’ospedale militare, ero di leva. Una mia ex telefonò e mi disse che aveva iniziato a frequentare Marcello Modugno, uno dei figli riconosciuti di Mimmo, che peraltro era un mio amico. Ebbene, lui le aveva confessato che io ero suo fratello. Fu così che io lo venni a sapere. Mia madre mi parlò di questa storia solo quando gliene parlai io. Ero in un momento della mia vita in cui stavo un po’ chiudendo il rapporto emotivo con gli adulti e questa notizia è stato un sollievo, come se mi avesse fornito delle istruzioni per capire parte della mia vita”.
Quando tutto divenne pubblico, Marcello Modugno “si tirò indietro e da quel momento in poi non lo vidi più. Questo perché una sera rilasciai un’intervista che fu pubblicata su Il Foglio. Mia madre anche non mi rispose più al telefono per un anno. Ero in un buio esistenziale di identità e mi servivano delle prove scientifiche”. L’incontro con Domenico Modugno non avvenne mai, ma cosa avrebbe voluto dirgli suo figlio Fabio? “Ci ho pensato tante volte, ma se ne avessi avuto l’occasione gli avrei detto ‘ciao, papà’ e avrei sinceramente aspettato che fosse lui a dirmi qualcosa”.