“Devo redimerlo, lasciatelo stare“: sono queste le parole che una donna di Torino ha opposto alle forze dell’ordine che volevano intervenire in sua difesa contro il fidanzato violento. Come riportato dal Corriere della Sera, la vittima non aveva mai denunciato il compagno, un muratore italiano di 28 anni, un po’ per paura e un po’ perché era certa che con il tempo sarebbe cambiato.
Alla fine a salvare la giovane è stato il “codice rosso“, che ha consentito agli uomini della polizia municipale della Procura di Torino di notificare al compagno una misura cautelare che lo obbligava a lasciare immediatamente l’alloggio e a non avvicinarsi mai più a lei nonostante la reticenza della vittima e il suo rifiuto di sporgere denuncia. Decisiva è stata la segnalazione dei vicini di casa, che da tempo sentivano i violenti litigi e soprattutto i pianti disperati della giovane percossa. In più occasioni i vicini, residenti nel quartiere Madonna di Campagna, hanno affrontato il muratore dicendogli di smetterla. E spesso erano arrivati a chiamare le forze dell’ordine per paura che la situazione degenerasse. Fino a qualche giorno fa, però, l’intervento degli agenti si erano sempre rivelati vani per il rifiuto della ragazza di formalizzare la querela.
Fidanzato la picchia, arriva la Polizia ma lei lo difende…
La svolta è arrivata ad agosto, quando la donna è finita in ospedale perché il compagno le aveva spaccato uno zigomo. Il caso è così arrivato sulle scrivanie del procuratore aggiunto Cesare Parodi e della sostituta Antonella Barbera, che hanno chiesto alla polizia municipale di indagare. Sentendo le testimonianzne dei vicini e quella del medico che ha curato la ragazza dopo l’ennesimo pestaggio, è emerso un quadro drammatico: la coppia conviveva da circa un anno e mezzo, e il 28enne muratore era solito pestare la compagna per qualsiasi motivo, anche il più futile, come ad esempio una cena non di suo gradimento. Dalle indagini è inoltre emerso che l’uomo si era fatto prestare dalla ragazza 2mila euro, mentre in altre occasioni l’avrebbe derubata di denaro e piccoli monili di valore, probabilmente per acquistare alcool e droga. Un quadro indiziario pesante, che ha consentito al gip di firmare una misura cautelare con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Qualora violasse l’ordinanza emessa nei suoi confronti, l’uomo rischierebbe l’arresto. La ragazza nel frattempo è stata affidata ai servizi sociali affinché intraprenda un percorso psicologico che l’aiuti a superare questa terribile esperienza e nelle settimane a venire sarà ascoltata dal magistrato per ricostruire i dettagli delle violenze subite.