Vladimir Luxuria senza filtri ai microfoni del Corriere della Sera. Il volto televisivo, con un passato da parlamentare, si è raccontata a tutto tondo, a partire dalla sua infanzia, da quando ha capito di essere un bambino diverso dai cugini e dai compagni di scuola: «I vestiti da maschio li sentivo addosso come una camicia di forza. Invidiavo mia sorella Laura che poteva tirare i coriandoli vestita da spagnola».
Vladimir Luxuria ha parlato del rapporto complicato con i genitori, migliorato con il tempo tanto che sono diventati dei militanti, e delle difficoltà affrontate ancora da oggi dalle persone transgender: «Purtroppo sì, per molti lo è. Per troppi. Non dimentichiamo che soltanto nel 2018 l’Oms ha riconosciuto che la disforia di genere — il disagio di vivere in un corpo che non si sente proprio — non è una malattia. I pregiudizi, inevitabilmente, sono ancora tanti».
VLADIMIR LUXURIA: “MI SONO PROSTITUITA PER RISCATTARMI”
Nel corso della lunga intervista, Vladimir Luxuria ha rivelato di essere stata bullizzata nel corso dell’adolescenza, raccontando quanto ha dovuto affrontare per il suo orientamento: «A scuola mi scrivevano “ricchione” sui libri. Mi facevano la pipì nelle scarpe quando me le toglievo per cambiarmele con quelle da ginnastica. Mi davano spinte, mi tiravano oggetti. Quando avevo diciassette anni un gruppo di ragazzi mi ha anche inseguito con le spranghe. Ma mai ho avuto così tanta paura come una sera a Praga. Avevo ventiquattro anni e sembravo una donna ormai. Cosa le è successo? Ero in un locale, avevo bevuto un po’. C’era uno che mi corteggiava. Gli ho dato spago. Siamo finiti in un albergo. Quando lui ha capito che non avevo la vagina l’ho visto trasformarsi in un assassino. Mi ha sferrato un pugno che ha provocato una crepa nel muro. Se non mi fossi spostata sarei morta». Vladimir Luxuria ha rivelato di non aver mai assunto droghe e di essersi prostituita per un breve periodo, ma non per motivi economici: «Era una sorta di vendetta. O forse di riscatto. Non lo so dire».