L’obbligo di vaccino è previsto in Costituzione, Valerio Onida netto ai microfoni di Libero. Il presidente emerito della Consulta ha spiegato che lo Stato può imporre l’obbligo vaccinale a tutela della salute pubblica, considerando che l’articolo 32, II° comma, prevede «la possibilità di rendere direttamente obbligatorio con legge il vaccino: tanto più può farlo indirettamente con l’imposizione del green pass. Cioè: io ti metto nella condizione di doverti vaccinare».
Nessun pericolo di incostituzionalità, dunque, secondo Valerio Onida, che si è poi soffermato sulla decisione del governo di puntare sull’obbligo indiretto del green pass: «Il green pass è equiparabile all’obbligo vaccinale e rispetta la Costituzione. Il governo probabilmente non ha provveduto all’obbligo diretto perché c’erano situazioni ancora tollerabili, come l’anziano che decide di isolarsi a casa e di non vedere nessuno; e anche, forse, per la difficoltà di sanzionare tutti i casi di inosservanza dell’obbligo».
VALERIO ONIDA: “GREEN PASS, VIA IL TAMPONE”
La situazione però ora si è evoluta, ha spiegato Valerio Onida, e per questo motivo si potrebbe arrivare anche all’obbligo vaccinale. Aperta anche la possibilità di restringere il certificato verde solo ai vaccinati o ai guariti, come del resto già registrato in Germania e in Austria: «Per me si dovrebbe arrivare a eliminare l’alternativa del tampone, che, soprattutto per chi lavora, è scomodissimo, dato che deve farselo ogni due giorni. In ogni caso, la spesa del tampone deve restare a carico dell’interessato, salvo il caso in cui per ragioni sanitarie non si possa praticare la vaccinazione: mentre il vaccino è gratuito, sempre». Valerio Onida si è invece scagliato contro chi dichiara di voler far pagare le terapie intensive a chi non vuole vaccinarsi: «Ecco, io non sono d’accordo, invece, sul far pagare le spese delle terapie intensive a coloro che non si sono vaccinati, sennò si favoriscono i benestanti e si danneggiano quelli che hanno meno mezzi economici. La sanità dev’essere pubblica e garantita. Per tutti».