Tosca D’Aquino ospite di Serena Autieri a “Dedicato“. L’attrice napoletana ripercorre la sua carriera a partire da tre grandi figure che in un modo o nell’altro hanno segnato la sua parabola artistica. Si comincia da Gigi Proietti, e Tosca spiega: “Io non ho avuto Gigi come insegnante, perché ho fatto l’accademia, lui aveva la sua scuola dalla quale sono usciti attori come Enrico Brignano, Insinna… Ma ho avuto la fortuna di lavorare con lui, al di là della grande gioia era un personaggio incredibile. La cosa straordinaria erano le sue pause: nelle pause Gigi era esilarante. Era uno spettacolo nello spettacolo“. Chi è stato suo insegnante è stato invece Andrea Camilleri: “Lo è stato per tutti e 3 gli anni, era un famosissimo regista ma non ancora un famoso autore. Subito dopo uscito dall’Accademia lui aveva questo libro nel cassetto (Il Commissario Montalbano, ndr) ed è esploso. Era un uomo straordinario, un grandissimo artista e un grande maestro, perché insegnare è un’arte e non è scontato“.
Tosca D’Aquino: “Monica Vitti? Insegnante severa!”
Altra persona decisiva per Tosca D’Aquino è stata Monica Vitti: “Lei è stata fonte d’ispirazione. A primo impatto fu molto carina, ci raccontò tanti episodi della sua vita per farci sentire a suo agio. Poi via via che il corso andava avanti era anche severa, come tutti gli insegnanti. Lei aveva fatto a sua volta l’Accademia: per lei era anche particolare, perché era entrata da allieva e si ritrovava insegnante“. Tosca D’Aquino e Serena Autieri decidono allora di cantare un pezzo che in passato venne interpretato proprio dalla Vitti, cui mandano un grande abbraccio visto che da poco ha compiuto 90 anni e le sue condizioni di salute sono ormai da tempo drammatiche. L’ospitata della D’Aquino si chiude però con una promessa, che la prossima volta porterà alla padrona di casa la sua mitologica parmigiana di melanzane!