Elisabetta Villaggio, figlia di Paolo, è stata ospite di Maurizio Costanzo a S’è fatta notte. L’intervista si è aperta con una curiosità: Costanzo le ha infatti domandato se sia vero che da ragazzina, se le chiedevano se era figlia di Paolo Villaggio, rispondeva che si trattava di omonimia. La donna ha risposto: “Sì ogni tanto sì perché altrimenti venivo sempre considerata la figlia di…Poi crescendo si cambia, da piccola ero timidissima, quindi anche solo rispondere a delle domande mi bloccava. Poi mi sono resa conto del valore di mio padre, quindi sono fiera di essere sua figlia“. Ma qual era la diversità tra il personaggio che tutti conoscevano e la realtà? “Mio padre era anche una persona molto timida, molto spesso anche gli attori lo sono. Aveva però delle similitudini con Fantozzi, era un po’ impacciato, assolutamente non manuale, però avevano un comune denominatore che era la tenacia, perché il personaggio di Fantozzi, nonostante tutto quello che gli capita poi alla fine è tenace, va avanti per la sua strada, ce la fa comunque“. Costanzo ha insistito però sulla diversità tra il personaggio e la realtà: “Fantozzi era l’impiegato che tutta la vita lavorava nello stesso ufficio, mio padre no, ha fatto una vita completamente diversa a livello lavorativo, di amicizie, di agi. Poi anch’io spero di non essere così brutta come Mariangela. Lui ha cominciato facendo quel lavoro, che non amava per niente; credo che fosse un grande assenteista e poi ha raccontato un po’ della vita vera e l’ha messa nel personaggio“.
Elisabetta Villaggio, la confessione di Maurizio Costanzo sul padre
Elisabetta Villaggio ha parlato anche dei suoi ricordi di Paolo Villaggio più personali: “Gli ultimi non sono proprio i più carini, negli ultimi tempi, quando ha iniziato a stare un po’ male, io da adulta ci sono stata di più, perché aveva un po’ più bisogno, perché stava più a casa…e quindi c’è stata una bella frequentazione, ci siamo chiacchierati molto di più negli ultimi anni che nei precedenti 20-30“. Ma cosa pensa Elisabetta Villaggio quando pensa al papà? “Lo penso con un po’ di nostalgia, non con dispiacere – perché certo mi farebbe piacere se fosse ancora qua – però nello stesso tempo ha fatto la vita che voleva, se l’è goduta, è tuttora amatissimo dal pubblico“. L’occasione è stata anche propizia per fare svelare a Costanzo stesso un aneddoto su Paolo Villaggio: “Quando lui è stato poco bene, nella parte finale, io mi facevo informare ma non ho avuto la forza di andare a vederlo perché avevo sempre nelle orecchie ‘Chi viene a voi adesso?!?’ (la battuta del professor Kranz interpretato proprio da Fantozzi, ndr). Non riuscivo, ma avevo amicizie comuni che mi informavano“.