Rompere la “monotonia dei pasti”, ovvero quella tendenza che porta il 75% dell’approvvigionamento alimentare mondiale a derivare da sole 12 specie vegetali e 5 specie animali. Questo è l’obiettivo del primo “Orto del Futuro”, inaugurato nel cuore del Parco Agricolo Sud Milano nell’ambito della terza edizione del progetto BuonCibo, che Knorr promuove con l’ambizione di incoraggiare sempre più persone a scegliere un’alimentazione più sostenibile e varia, con effetti positivi per la società e per il pianeta.
Il progetto ha trovato spazio nei terreni di Agrivis, cooperativa sociale agricola del Gruppo L’Impronta, dove sono stati piantate piante di alcuni tra i “Future 50 Foods”, alimenti accomunati dall’alto valore nutrizionale e dal basso impatto ambientale, scelti da WWF UK e dal Centro di Salute e Nutrizione pubblica dell’Università di Washington, tra cui si contano erbette, cavolo riccio, coste, cavolo nero e spinaci.
L’iniziativa punta a generare un triplice impatto positivo: sull’ambiente attraverso la promozione di ingredienti “a basso impatto”, sul benessere, grazie alla riscoperta di un’alimentazione nutriente che prediligerà sempre più verdure e legumi, e sulle persone, sottolineando l’importanza dell’attivazione di partnership virtuose tra aziende e il terzo settore poiché sarà possibile dare lavoro a categorie svantaggiate e donare alimenti a persone in condizioni di difficoltà.
“L’Orto del Futuro – conferma Andrea Miotti, Presidente di Agrivis – va a rafforzare la nostra strategia di inclusione lavorativa delle persone fragili e di sensibilizzazione della cittadinanza sui temi della sostenibilità e dell’alimentazione sana e consapevole. Inoltre, va sottolineato anche che i prodotti dell’Orto del BuonCibo non saranno messi in vendita, ma saranno destinati a famiglie che si trovano in grave difficoltà economica nell’area periferica del Sud Milano”.
Questo rappresenta però solo un primo passo. “Siamo partiti da una base molto solida – i 50 ingredienti del futuro – attorno alla quale stiamo costruendo un programma che ha l’ambizioso obiettivo di arrivare a tutti, in maniera coinvolgente, diretta e divulgativa – commenta Mariangela Capolupo, Marketing Manager Unilever Knorr -. È per questo che stiamo lavorando con Agrivis anche al lancio dei Laboratori dell’Orto del Futuro che a partire da febbraio 2022 coinvolgeranno i più piccoli e le loro famiglie avvalendosi dell’esperienza e della professionalità degli esperti di Agrivis e di Knorr per trasmettere, attraverso un linguaggio semplice e attività pratiche, l’importanza di un approccio consapevole all’alimentazione. Ma non solo. Abbiamo appena iniziato. Il 2022 vedrà tante iniziative per raggiungere tutte le persone che non vivono a Milano, ma hanno voglia di aderire al programma e andremo ad aggiungere nuovi importanti tasselli all’iniziativa con nuovi orti sul territorio nazionale”.
A supporto del progetto è stata realizzata anche una “Guida del BuonCibo”, uno strumento semplice e alla portata di tutti, scaricabile dal sito di Knorr, che si sviluppa partendo dal principio riscontrato scientificamente che bastano 21 giorni per creare una nuova abitudine. Al suo interno sono contenute 7 ricette ideate dallo chef Roberto Valbuzzi, validate da un punto di vista nutrizionale della Nutrizionista Specialista in Scienza dell’Alimentazione Evelina Flachi e, per quanto riguarda l’impatto ambientale, approvate dal professor Fabio Iraldo della Scuola Superiore del Sant’Anna di Pisa. Ricette utili perché “La chiave di un’alimentazione sostenibile non risiede soltanto nella scelta degli alimenti che acquistiamo, ma anche nella combinazione, nell’uso e nelle cotture degli stessi”, commenta Iraldo.
L’Orto del Futuro si inserisce all’interno del più ampio progetto BuonCibo, avviato in Italia da Knorr nel 2019, che a sua volta si inserisce “all’interno di un impegno più ampio del gruppo Unilever, di cui Knorr fa parte, nei confronti delle grandi sfide globali legate all’ambiente”, racconta Barbara Cavicchia, Marketing Director Food&Beverage Unilever. Un impegno testimoniato dalla presenza di Unilever alla conferenza globale sul clima COP-26, di cui la company è stata principale partner. E non solo. “Di recente – afferma Cavicchia – abbiamo ricevuto un importante riconoscimento in questo senso, essendoci classificati primi al World Benchmarking Alliance, il ranking lanciato dall’Onu nel primo summit dedicato al sistema alimentare, che posiziona Unilever al primo posto tra le più grandi e influenti aziende alimentari globali, analizzando le performance e i risultati nell’ambito dell’agenda di trasformazione dei sistemi alimentari”.
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