La terza dose del vaccino CoronaVac è in grado di aumentare di oltre 12 volte il numero degli anticorpi che si sviluppano dopo le prime due. Lo afferma un nuovo studio condotto da un gruppo di ricercatori cileni, americani e cinesi sul vaccino anti Covid sviluppato dalla società biofarmaceutica cinese Sinovac. La ricerca, pubblicata sulla piattaforma medRxiv in pre-print e quindi non ancora rivista da altri scienziati, ha coinvolto 129 volontari che hanno ricevuto la prima dose tra gennaio e marzo 2021 e la seconda a 28 giorni di distanza. Cinque mesi dopo è stata somministrata loro la terza dose.
Non solo il livello di anticorpi è aumentato come spiegato sopra, ma negli adulti tra 18 e 59 anni la capacità di neutralizzazione degli anticorpi ha raggiunto un picco un mese dopo il richiamo, aumentando di oltre 18 volte rispetto ai livelli registrati nei cinque mesi successivi alla seconda dose. Invece, tra le persone con più di 60 anni, quindi il 53,2% dei soggetti coinvolti nello studio, è emerso che la terza dose causa un aumento di oltre nove volte della capacità di neutralizzazione.
“TERZA DOSE CORONAVAC MIGLIORA RISPOSTA UMORALE”
Si tratta di risultati importanti per quei Paesi che usano il vaccino Coronavac per la propria campagna vaccinale, come Cile e Brasile. Ma lo studio ha mostrato risultati promettenti anche nelle risposte immunitarie umorali. Oltre ad essere efficace anche contro le varianti Covid, il vaccino cinese di Sinovac genera una risposta umorale di lunga durata che per gli scienziati è dovuta «a un miglioramento della risposta immunitaria di memoria generata dalle cellule B».
Per quanto riguarda la risposta cellulare, «i nostri risultati suggeriscono che una terza dose di CoronaVac supporta le cellule T CD4+, che possono conferire protezione o risposte immunitarie migliorate contro il virus e prevenire la malattia grave in seguito all’esposizione alla SARS-CoV-2». La ricerca in questione ha, però, rilevato che il livello di cellule T CD4+ era ancora significativamente alto 5 mesi dopo la seconda dose, a conferma che il ciclo vaccinale può stimolare risposte cellulari durevoli.