Con la crescita ingente dei tamponi processati nelle ultime 24 ore, i dati del coronavirus in Italia vedono “attenuarsi” il tasso di positività mentre permangono comunque “in trend” i numeri su vittime e contagi: il bollettino diffuso dal Ministero della Salute registra 83 morti positivi al Covid-19 (da inizio pandemia sono 133.330), mentre sono 10.047 i nuovi casi in tutta Italia (4.942.135 il dato totale generale).
Al momento sono 154.510 gli italiani positivi ancora al tampone, dopo gli ultimi 6.965 guariti-dimessi nelle ultime 24 ore: il tasso di positività scende all’1,5% (-0,9%) con gli ultimi 689.280 tamponi-test rapidi. A livello ospedaliero, tenuto conto dei 149.353 italiani in isolamento domiciliare senza alcun sintomo Covid, salgono a 4597 i ricoverati con sintomi (+90) e 560 i posti occupati in terapia intensiva (+11).
BOLLETTINO COVID DI IERI
Il bollettino coronavirus del ministero della salute di oggi, martedì 23 novembre, è senza dubbio uno dei più attesi dell’ultimo periodo. Oggi si scoprirà infatti l’effettiva evoluzione del contagio in Italia, e di conseguenza se il virus sta continuando la sua ascesa, ed eventualmente in quale modo. Il report di ieri è stato “falsato” dai pochi tamponi processati nel weekend, cosa tipica, e di conseguenza i contagi emersi sono stati “solamente” 6.404 a fronte di 267.570 test analizzati sia antigenici che molecolari. Un doppio numero che ha fatto schizzare in alto il tasso di positività, assestatosi al 2.4%. Anche ieri si sono registrati purtroppo dei morti da covid, ovvero, 70 per un totale da inizio pandemia, 20 febbraio 2020, pari a 133.247.
Per quanto riguarda invece la situazione negli ospedali, ricoveri ancora in aumento, anche se i livelli di occupazione non sono ancora da allarme rosso. In terapia intensiva vi sono infatti al momento 549 ricoverati, dato in crescita di 29 unità, e altri 4.507 nei reparti di degenza ordinaria (+162). Infine, per quanto riguarda la regione Lombardia, ieri sono stati comunicati *** nuovi contagi (qui il bollettino di ieri).
BOLLETTINO CORONAVIRUS MINISTERO SALUTE 23 NOVEMBRE: IL PUNTO DI TOTI
Alla luce dei numeri in aumento, il governatore della Liguria, Giovanni Toti, si è appellato al governo Mario Draghi affinchè si prendano il prima possibile misure per contrastare la pandemia. Il numero uno dei liguri è sempre stato un acceso sostenitore del vaccino e anti covid, e da mesi lotta contro i no vax, e intervistato ieri dai microfoni del quotidiano Il Messaggero ha spiegato: “Penso che il governo adotterà un pacchetto di misure e che questo non comprenderà solo il pass a due velocità”.
Quindi Toti si auspica: “L’obbligatorietà di terza dose per sanitari ed Rsa e una serie di altri interventi tra cui non so se vedrei bene una stretta sui test, ritengo solo che queste misure debbano essere prese in tempo. Ora siamo in ritardo. Il Natale è alle porte e dobbiamo intervenire in fretta. Non bisogna pensare solo all’oggi”.