Rosanna Banfi e la malattia che le ha sconvolto la vita
Una malattia sconvolge la vita e la quotidianità non solo di chi riceve la diagnosi, ma anche dei familiari e porta inevitabilmente a modificare drasticamente la propria quotidianità. Ne sa qualcosa Lino Banfi, che ha vissuto questa esperienza al fianco della figlia Rosanna, che ha avuto un tumore al seno. Fortunatamente quel periodo è ormai alle spalle (era il 2009) e rappresenta solo un brutto ricordo, ma ha certamente contribuito a rafforzare il rapporto tra i due.
Era stato proprio l’attore a uscire allo scoperto in Tv e a raccontare la difficile situazione che stava affrontando la sua Rosanna. Questo ha scatenato l’attenzione e la curiosità della stampa, intenzionata a saperne di più, mentre prima la considerazione nei suoi confronti era stata decisamente di tutt’altro tipo. Ls donna non aveva nascosto la sua amarezza: “Ma ti deve venire un cancro per andare in tv ed essere chiamata a lavorare? Da un lato ricevere tutta questa attenzione è stato importante per il tema e per l’aiuto psicologico, dall’altro in quanto attrice avevo sempre combattuto per avere una foto sul giornale” – aveva raccontato lei a Mara Venier ospite di “Domenica In”.
Il grande gesto del marito Fabio per Rosanna Banfi
La malattia, se possibile, aveva contribuito a rafforzare ulteriormente il rapporto tra Rosanna Banfi e il marito, Fabio Leoni. In quel periodo, infatti, lui non aveva esitato a compiere un gesto di solidarietà che l’ha commossa: l’uomo si è infatti tagliato i capelli ben sapendo che anche lei poi li avrebbe persi a causa della chemioterapia.
L’attrice è oggi impegnata attivamente nel sensibilizzare le donne a fare prevenzione. Poco tempo fa, ospite di Serena Autieri a “Dedicato”, aveva così lanciato un appello importante: “Consiglio di prendersi un minuto per se stesse e andarsi a fare un controllo all’anno. Quando è arriva la patologia bisogna affidarsi alla medicina, al gruppo alla famiglia, ai vicini di casa, non vergognarsi e condividere anche con il fruttivendolo, questa condivisione aiuta il malato a dargli la forza”.