E’ l’anniversario della morte del Mito Diego Armando Maradona: un anno fa, il 25 novembre del 2020, ci lasciava la star del pallone argentina, debilitato dopo una delicata operazione al cervello, e forse ucciso per alcune negligenze. “È stato un anno molto triste senza papà – ha raccontato Diego Armando Maradona Junior, ospite quest’oggi del programma “Non Stop News” su Rtl 102.5, con Giusi Legrenzi, Enrico Galletti e Massimo Lo Nigro – e oggi lo è ancor di più perché riaffiorano dei ricordi, delle sensazioni molto brutte. Fu un giorno molto brutto, molto triste per me e penso per tutte le persone che lo amavano veramente”. Un decesso, quello di Maradona, che oltre al dolore ha provocato una grande rabbia in tutti quelli che lo amavano, a cominciare appunto dai suo famigliari, ma oggi non è il giorno per le polemiche: “In questo momento non posso essere arrabbiato con chi ha causato la sua morte – ha proseguito il figlio di Maradona – non posso provare rabbia in un giorno del genere. È un giorno di grande tristezza. C’è una causa aperta in Argentina aperta nella quale noi figli ci siamo presentati come parte lesa. Stanno andando avanti bene. Noi tutti abbiamo un’idea ma per rispetto della magistratura non possiamo rilasciare nessuna dichiarazione in merito: l’unica cosa certa è che se qualcuno è stato negligente e/o lo ha fatto morire, la pagherà sicuramente”.
Inizialmente l’ex calciatore non era stato riconosciuto dalla superstar del Napoli, ma lo stesso Maradona Junior ha insistito per conoscere il padre: “Io l’ho cercato sempre perché ho sempre creduto e pensato che padre e figlio devono stare insieme. Ci sono state varie polemiche nel corso della mia vita, tante domande stupide, tipo che mi è stato detto che cercavo mio padre solo perché è Maradona: non è vero. Nel mondo ci sono milioni di cause di paternità anche a persone non famose. La ricerca dell’identità è un diritto che non si deve mai perdere, ma sentivo il bisogno di avere l’affetto di mio padre e di dimostrare al mondo che mia madre non era ciò che era stata definita”.
DIEGO ARMANDO MARADONA JUNIOR: “PAPA’ CONTINUAVA A SCUSARSI”
Dopo che i due si sono conosciuti e dopo che ne è nato un grande rapporto d’amore, così come è giusto che sia fra padre e figlio, Maradona “senior” pare si sia sentito spesso e volentieri in colpa: “Lui continuamente mi chiedeva scusa – racconta ancora Diego Junior – e io gli dicevo che non doveva farlo. Dentro di me ho sempre saputo di doverlo perdonare, altrimenti non avrebbe avuto senso cercarlo, sarei stato protagonista di un controsenso. A lui sono stati dati consigli non giusti, aveva un grande difetto: quello di essere stato troppo buono. Molte volte è stato penalizzato per questo”.
“Mi sono sempre sentito il figlio di Diego Armando Maradona – ha continuato il figlio del Pibe de Oro – perché ho avuto una grande madre: una madre che non mi ha mai mentito, che mi ha sempre raccontato la verità, che mi ha sempre detto come stavano le cose nel bene e nel male. Ci vuole del tempo per accettare la verità però alla fine vince. Se potessi incontrarlo e dirgli qualcosa sicuramente lo abbraccerei. Per il resto non ho rimpianti, ciò che dovevo dirgli gliel’ho detto sempre, avevamo un rapporto molto onesto. Sicuramente gli direi che molta gente lo ama, per quello che ha fatto in campo e ciò che ha fatto fuori. Papà ha risvegliato la vera napoletanità, perché Napoli è stata sempre grande e veniva molto sminuita a quei tempi: la napoletanità si era un po’ persa e grazie a papà attraverso il calcio si è risvegliata”. Le ultime parole sono sull’eredità del calciatore, per cui è in corso una battaglia legale fra eredi ufficiali e presunti tali: “Posso dire che secondo me dobbiamo ancora trovare tantissime cose, ci stiamo impegnando per trovare ciò che hanno nascosto, questo è poco ma sicuro. In una giornata del genere parlare di questo mi sembra riduttivo: un anno fa se ne andava la persona scelta da Dio per mostrarci come si gioca a calcio”.