Confindustria Alberghi e Federalberghi, le due principali associazioni degli albergatori, lanciano l’allarme dopo l’approvazione del decreto Super Green Pass, obbligatorio dal 6 dicembre 2021 al 15 gennaio 2022. I lavoratori della categoria sono molto preoccupati per questa nuova regola, introdotta in prossimità delle festività natalizie. Se prima il Green Pass non era obbligatorio per andare in albergo, adesso serve quello “base”, ossia quello che si ottiene facendo il tampone.
“Non siamo contrari alle norme di sicurezza, ma l’introduzione immediata del Green Pass per gli alberghi è una misura che potrebbe mettere in crisi le famiglie con i componenti più giovani – dice Maria Carmela Colaiacovo, presidente dell’Associazione Italiana Confindustria Alberghi a ‘Repubblica’ -. C’è il rischio di rendere impossibile l’organizzazione di una vacanza alle famiglie che scelgono il soggiorno in hotel. Le festività sono alle porte ed è fondamentale poter avere indicazioni chiare da subito, tenendo anche conto delle complessità che riguardano questi casi. La situazione per gli operatori è già complicata dopo tanti mesi di stop forzato, la chiarezza sulle regole è fondamentale per evitare un ulteriore colpo al settore che potrebbe davvero non riuscire a riprendersi”.
Green Pass, alberghi penalizzati?
La stretta quindi è arrivata anche sugli alberghi e non si basa sul colore della regione in cui si trova la struttura, perché la carta verde dovrà essere esibita indipendentemente da questo particolare. Servirà inoltre all’interno dell’albergo stesso per accedere ai servizi come ristoranti, piscine, palestre o centri benessere. Nonostante il governo stia pensando di introdurre nuove misure di controllo ai confini per chi viene dall’estero, soprattutto da quei Paesi che stanno registrando un incremento fortissimo dei contagi, le regole dovrebbero essere le stesse anche per i turisti stranieri.
Anche Federalberghi approva la misura ma, sempre a “Repubblica”, mette in luce le differenze che, in questo modo, scaturiscono tra le strutture ricettive stesse. “Comprendiamo perfettamente l’emergenza che ci si trova a gestire a causa della pandemia – sottolinea il presidente Bernabò Bocca –. Per questo non discutiamo le misure indicate dal governo. Solleviamo solo il tema della disparità di trattamento: gli alberghi, che già soffrono della forte concorrenza di altre forme di ospitalità, sono chiamati a rispettare rigorosamente le nuove disposizioni, cosa che non accade per ciò che riguarda le locazioni brevi, dove il rispetto delle regole non è garantito. Ci auguriamo quanto meno che si vigili su questo, per il bene dei nostri turisti e delle nostre comunità”.