Il caso di Denise Pipitone torna centrale nella trasmissione Ore 14, che nella puntata di oggi ha dedicato ampio spazio alla vicenda della bambina scomparsa da Mazara Del Vallo 17 anni fa. E’ notizia di poche ore fa quella seconda la quale è stata calendarizzata l’istituzione della commissione di inchiesta sulla scomparsa di Denise. L’iter dovrebbe partire il prossimo 2 dicembre con la prima seduta. C’è però la possibilità che la commissione d’inchiesta possa prendere il via immediatamente, come dichiarato da Milo Infante nella puntata di oggi che ha contribuito a lanciare un ulteriore appello ai membri della commissione affari costituzionali, affinché “si proceda con funzione legislativa”.
Mancherebbe ancora una conferma, ma in merito al caso di Denise Pipitone ci sarebbe un nuovo fascicolo aperto alla procura di Marsala alla quale sarebbero stati ascoltati dei personaggi legati alla storia di Denise, sebbene ci sia massima riservatezza da parte della procura. Sul piano delle intercettazioni, ad intervenire è stato Michele Vitiello, consulente informatico forense che ha commentato: “Sono stati concessi solo 15 giorni per poter effettuare questo lavoro”, ribadendo tutte le difficoltà.
Denise Pipitone, come potrebbe intervenire la commissione d’inchiesta
Ma perché dopo 17 anni dal sequestro di Denise Pipitone, l’occasione per riaprire le indagini viene in qualche modo limitata? Intanto per i pm di Marsala, Anna Corona sarebbe del tutto estranea alla sparizione della bambina. Nella loro richiesta di archiviazione, i due pm evidenziano come alcuna intercettazione possa assumere “rango di prova o di vero indizio circa la responsabilità dell’indagata Corona né di altri soggetti”. Per loro, dunque, tutte le intercettazioni non hanno alcun rilievo penale.
Ma dunque, in questo cosa potrebbe fare la commissione di inchiesta? In generale potrebbe ripetere l’inchiesta o disporre dei suggerimenti ai pm, oltre a poter fare nuove investigazioni o sequestri, richiedendo addirittura alla Cassazione di rispostare di sede il processo. In alternativa c’è l’avocazione, sebbene sia una strada molto “scivolosa”, come ribadito anche dalla criminologa Roberta Bruzzone.
Le dichiarazioni di Piera Maggio
Durante la puntata di Ore 14, il conduttore Milo Infante ha letto un messaggio di Piera Maggio: “Noi vorremmo che si faccia chiarezza e che ogni professionista che lavora in questo caso non perda il focus dell’obiettivo principale spogliandosi da quello che ricopre la sua veste privata che nulla ha a che fare con la giustizia”.
Scrive ancora la mamma di Denise Pipitone: “Noi siamo stati corretti i tutti questi anni. L’avvocato Frazzitta ha lavorato sempre con onestà e professionalità. Oggi noi ci sentiamo di dire che abbiamo paura”, ha proseguito, “abbiamo bisogno di aiuto. In questo momento non vogliamo aggiungere altro”. Secondo lo stesso conduttore, ci sarebbe qualcosa che non va in tutta questa vicenda, se la madre di una vittima si trova nella condizione di dire di avere paura. Le parole di Piera Maggio hanno particolarmente colpito il giornalista.