A “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno, è stata descritta la delicata situazione del signor Giuseppe, residente a Padova, che si è visto messo alla porta dopo essersi visto aumentare il canone di locazione della casa popolare in cui vive da tempo da 20 a oltre 400 euro. In particolare, si tratta di un incremento decisivo per le sorti dell’anziano, in quanto la pensione percepita mensilmente è pari a 463 euro e l’affitto è di 409 euro. Così, nei giorni scorsi, a suo dire senza preavviso, si è trovato le forze dell’ordine e l’ufficiale giudiziario davanti all’uscio di casa.
“Sono venuti per fare lo sfratto – ha sottolineato con gli occhi lucidi dalla commozione Giuseppe, per tutti ‘Peppino’, che in quell’abitazione ha trascorso gran parte della sua esistenza –. A un certo punto ho detto sfrattatemi, ma ricordatevi che ho problemi di salute (aspetto, purtroppo, effettivamente reale, ndr). Spero che questi problemi si risolvano per tutti, non soltanto per me: ci sono migliaia di queste situazioni”.
PADOVA, ANZIANO RESISTE ALLO SFRATTO. L’ASSESSORE: “CREDO CHE RIUSCIREMO A RISPONDERE AI SUOI BISOGNI”
In merito alla storia del signor Giuseppe, l’anziano che ha resistito allo sfratto dalla sua casa popolare di Padova (ma l’ufficiale giudiziario si ripresenterà a gennaio), “Storie Italiane” ha raggiunto Marta Nalin, assessore comunale alle Politiche Sociali.
L’esponente della giunta del Comune veneto ha reso noto di essere perfettamente consapevole delle difficoltà di Peppino: “Lo conosciamo da tempo, credo che riusciremo anche a rispondere ai suoi bisogni. Noi stiamo costruendo una rete in questi mesi, una rete che verrà messa a protocollo. Gli sfratti sono una tragedia e noi stiamo lavorando per evitare queste situazioni proprio attraverso il protocollo. Il Comune di Padova ha già chiuso la raccolta di domande per l’assegnazione di nuove casi popolari per l’anno venturo e i servizi sociali stanno già cercando soluzioni per aiutare quest’uomo, così come tante altre persone in difficoltà”.