La nuova variante sudafricana ha fatto scattare l’allarme. Come vi abbiamo raccontato, la mutazione del Covid è stata registrata in Sudafrica e nei Paesi confinanti, ma non solo: casi confermati anche in Israele e in Belgio. Autorità sanitarie mondiali in allerta, ufficializzate le prime contromisure: Unione Europea e Regno Unito hanno deciso di bloccare i voli dalla regione sud africana. Ricordiamo che nelle scorse ore è arrivata la nuova ordinanza del ministro Roberto Speranza che vieta «l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini».
La variante sudafricana «ci preoccupa», ha spiegato il ministro della Salute tedesco Jens Spahn, e le autorità sanitarie europee sono al lavoro per adottare le misure necessarie ad evitare la diffusione della mutazione B.1.1.529, che presenta un numero elevato di mutazioni sulla proteina spike, quella su cui agiscono i vaccini.
Variante sudafricana, Ue-Regno Unito bloccano voli da Sudafrica
Al lavoro per studiare la variante sudafricana, l’Oms ha messo in guardia contro le nuove restrizioni ai viaggi. Gli esperti hanno messo in risalto che serviranno settimane per comprenderne le implicazioni e per questo motivo i Paesi dovrebbero adottare un approccio basato sul rischio e scientifico. «I ricercatori stanno lavorando per capire di più sulle mutazioni e cosa significano potenzialmente per quanto sia trasmissibile o virulenta questa variante e come possono avere un impatto su diagnostica, terapie e vaccini», le parole di un portavoce riportate da Sky Tg24. La restrizione adottata da Ue e Uk è stata criticata dal direttore dei Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie (Africa Cdc), John Nkengasong: «Le limitazioni imposte rendono sempre difficile coordinare una risposta. Non aiutano e non hanno mai contribuito a ridurre la diffusione di alcuna variante nel mondo», le sue parole ai microfoni della Bbc.