Botta e risposta tra il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ed il professore di filosofia Andrea Zoch in merito alla pandemia di Covid-19 nel corso della puntata di Di Martedì andata in onda il 30 novembre: “Se ha una soluzione ce la dica”, ha detto il consigliere del ministro Roberto Speranza all’ospite in collegamento. Le teorie dei due in merito ai mezzi utili a contrastare la diffusione del virus sono profondamente diverse.
Pierpaolo Sileri ha sostenuto come le misure di precauzione finora adottate dall’Italia sono state efficienti. “L’andamento della quarta ondata è di gran lunga minore rispetto a quello degli altri Paesi, che hanno 30-40 mila contagi. I morti sono pochi per gli effetti della vaccinazione. Noi però siamo stati abituati in questi due anni a pensare al Covid come qualcosa per cui sei asintomatico, guarito o morto. In realtà ci sono dei disturbi legati all’infezione che restano nel tempo. Essi sono frequenti anche nei bambini. Il virus è bas**rdo. Non si dovrebbe neanche incontrare, ma nel caso in cui lo si incontra è meglio da vaccinato perché fa meno danni”, ha spiegato. E si è dunque rivolto direttamente ad Andrea Zoch: “Se ha una soluzione diversa da queste ce la dica, dato che medici e politici non l’hanno ancora trovata”.
Sileri vs Zoch: “Se ha soluzione a pandemia ce la dica”. La risposta del professore
Il professore Andrea Zoch, al contrario di Pierpaolo Sileri, ha ribadito come secondo lui le persone dovrebbero incontrare il Covid-19 affinché esso possa diventare endemico. “Il processo avviene tramite una costituzione di difese naturali da parte della popolazione che è in grado di affrontare il virus. Non è una teoria darwiniana”. Il docente di filosofia, in tal senso, ritiene che il vaccino sia utile, ma soltanto per alcune categorie di persone.
“È giusto dedicare il vaccino a coloro che hanno condizioni di debolezza tali da non riuscire a reagire nei confronti del virus. Abbiamo informazioni tali da sapere quali sono. L’idea di una vaccinazione a tappeto su tutta la popolazione, anche per coloro che sono in grado di superare il virus senza problemi, è un abuso. La strategia vaccinale è stata vissuta finora come unica forma di salvezza. È sbagliato e scorretto definire le contestazioni una congiura anti-scientifica e una rivincita del pregiudizio irrazionale. Non dà conto in nessuna misura ragionevole del lavoro scientifico di contestazione alle tesi precedentemente esposte”, ha sottolineato. Da qui la richiesta di evitare di avanzare strategie per eradicare il Covid-19 a favore di quelle per endemizzarlo. “Non possiamo affrontare un’emergenza costante vaccinandoci per l’eternità”, ha concluso.