La variante Omicron del Covid-19, scoperta di recente in Sud Africa e già arrivata in Europa e in Italia, fa discutere. Tra chi predica attenzione e chi invece non vuole allarmismi, la domanda alla quale tutti vogliono dare una risposta è di certo l’efficacia dei vaccini già presenti alla mutazione del Sars-CoV-2. La possibilità che la nuova variante possa arginare gli effetti del vaccino non è esclusa, ecco perché bisogna mantenere sempre alto il livello di attenzione e affidarsi a chi detta le misure per arginare i contagi.
Nel corso del programma televisivo DiMartedì, in onda su La7, è intervenuto anche il politologo Edward Luttwak. Il 79enne rumeno ha fatto il punto della situazione del Covid-19 nel suo paese, spiegando perché il virus ha portato tanti contagi e decessi a Bucarest e dintorni: “Vengo dalla Romania, sono nato in Romania e posso dire che non sono i no vax a contare sul bilancio dei contagi nel paese. Quello che conta sono decenni di sotto investimento nel settore medico in Romania, negli anni recenti hanno provato a rimediare ma quando si viene da 40 anni di investimenti nulli c’è una grande mancanza. Per questo ci sono molti morti, c’è una capacità di gestire i casi gravi limitata. C’è anche tanta vita sociale, per questo i casi sono in aumento”.
Luttwak: “Omicron? Non ci sono dati necessari per vaccini”
A preoccupare il politologo Edward Luttwak non è tanto la variante Omicron in sé, quanto i pochi dati ad oggi a disposizione per cercare di comprendere se i vaccini copriranno o meno dall’infezione grave. Nel corso di DiMartedì, incalzato dal conduttore Giovanni Floris e dagli ospiti in studio, tra i quali anche il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, Luttwak ha sottolineato: “Sileri ha spiegato che non ci sono i dati sulla variante Omicron, l’unico paese che ha dati è Israele e sono pure parziali. Ne hanno pochi, sulla base dei loro dati le dichiarazioni delle aziende farmaceutiche non contano”.
“Le aziende sanno quanti vaccini producono, ma non hanno nessun dato dei risultati. Quelli che hanno i dati non hanno trovato riguardo alla capacità dei vaccini di proteggere contro Omicron” ha concluso il politologo rumeno.