Novavax ha annunciato che da gennaio 2022 comincerà la produzione di un vaccino specifico contro l’ultima variante del Covid-19 in arrivo dall’Africa, la cosiddetta Omicron. Mentre la biotech statunitense attende a giorni il via libera dell’Agenzia del Farmaco Europea (Ema) per il vaccino anti-Covid contro Alpha e Delta, ecco l’annuncio della imminente produzione contro la VoC (“variant of concerns”, quelle più pericolose) sequenziata in Sud Africa.
Con un comunicato stampa direttamente diffuso da Novavax, due gli annunci in particolare fatti dalla multinazionale Usa: per prima cosa, Novavax sta valutando in questi giorni l’efficacia del suo vaccino contro la variante scoperta in Sudafrica, come del resto ha già fatto per le varianti precedenti tra cui Alpha, Beta e Delta. In secondo luogo, Novavax ha avviato per l’appunto lo sviluppo di un vaccino specifico contro la Omicron pensando ad una produzione su scala commerciale da iniziare già nel primo mese del nuovo anno. «Novavax ha avviato lo sviluppo di un costrutto specifico per Omicron del suo antigene SARS-CoV-2 Spike protein (rS), attualmente in uso in NVX-CoV2373. Sono in corso le fasi iniziali necessarie per produrre un picco specifico per Omicron e la produzione di GMP in una struttura commerciale è prevista per gennaio 2022. La valutazione in laboratorio di un nuovo vaccino a nanoparticelle abbinato al ceppo inizierà entro poche settimane», fanno sapere dalla biotech.
NOVAVAX, L’EFFICACIA DELL’ATTUALE VACCINO
L’azienda che si appresta a ricevere il via libera dall’Ema – divenendo così il quinto vaccino anti-Covid in commercio in Europa – in seguito alla comparsa di altri varianti VoC (Alpha, Beta, Delta), ha analizzato le risposte anticorpali nello studio di Fase 1/2 negli Stati Uniti e in Australia. Ebbene, i pazienti che hanno ricevuto una terza dose (a 6 mesi di richiamo) di NVX-CoV2373 sono stati valutati per la produzione di anticorpi contro i VoC noti nell’agosto 2021: le risposta al momento sono molto incoraggianti e si avvicinano praticamente allo stesso modo agli altri vaccini con metodo mRna (Pfizer e Moderna). «Le risposte potenziate delle IgG anti-Spike sono state maggiori di quelle osservate nei nostri studi clinici di Fase 3. L’efficacia della Fase 3 nel Regno Unito è stata del 96% contro il ceppo prototipo e dell’86% contro l’Alpha. L’efficacia negli Stati Uniti/Messico è stata del 100% contro i non VoI/VoC, del 93% contro VoI/VoC e del 94% contro Alpha», rileva ancora Novavax. Un terzo richiamo di vaccino Novavax ha determinato per il momento «bassi tassi di eventi avversi e gravi» ed è stato anche ben tollerato: da ultimo, «Dopo il potenziamento, tutti i partecipanti allo studio hanno sviluppato livelli costantemente elevati di risposte hACE2 funzionali contro tutti i VoC testati. C’è stato un aumento di 10,8 volte contro Alpha, un aumento di 6,6 volte contro Beta e un aumento di 8,1 volte Delta. Le risposte contro Delta e Beta suggeriscono la maturazione della risposta immunitaria e un’efficacia paragonabile a quanto osservato nei nostri studi di Fase 3».