Il professor Matteo Bassetti, primario di malattie infettive della clinica San Martino di Genova, è tornato a parlare della variante Omicron, la nuova, ennesima modifica del ceppo originario del covid, che ha messo in allarme la comunità scientifica internazionale. Bassetti ha sempre invocato alla calma da quando è iniziata a circolare la notizia di questa variante, anche perchè fino ad oggi vi sono pochissimi dati a supporto di un’eventuale tesi.
Nelle ultime ore, però, sarebbe emerso qualche dettaglio in più che forse fa ben sperare: “Dopo poco più di una settimana da quando è diventata famosa in tutto il mondo – scrive su Facebook Matteo Bassetti, commentando uno studio internazionale ancora in preprint, quindi in fase di pubblicazione – grazie a ricercatori del Massachusetts sappiamo qualcosa in più sulla variante Omicron. La nuova variante che ha terrorizzato forse ingiustamente il mondo, ha acquisito un ‘pezzetto’ del virus del raffreddore comune. Ecco spiegato perché darebbe quadri clinici più lievi, rispetto alla Delta, molto simili al raffreddore”.
MATTEO BASSETTI: “OMICRON E’ PIU’ UMANA E MENO ANIMALE”
Si tratta quindi di una notizia molto positiva, soprattutto se la Omicron riuscisse a superare la sua variante precedente: il virus, così facendo, si diffonderebbe senza provocare reazioni gravi, che significano ospedali pieni e rischio di nuovi decessi. Il professore genovese ha poi aggiunto: “Omicron grazie a questa aggiunta di materiale genetico del virus del raffreddore è più ‘umana’ e meno animale rispetto al SarsCoV2 iniziale. Per questo sfugge più facilmente al nostro sistema immunitario che non la riconosce come totalmente estranea”.
Poi il medico infettivologo conclude il suo intervento spiegando: “Si tratta di una ricerca molto interessante che, se confermata, dimostrerebbe per la prima volta che il virus del Covid si sta spontaneamente indebolendo perdendo la sua forza iniziale di causare malattie gravi. A questo punto c’è quasi da sperare che la Omicron soppianti la Delta e le altre precedenti varianti. Sarà anche forse più contagiosa, ma se assomiglia così tanto al raffreddore…”.