Sulla carta il bonus da destinare alle mamme lavoratrici nel 2025 dovrebbe essere già attivo. In realtà in assenza del Decreto attuativo che ne dia l’ufficialità, non si sa nient’altro. Da quando il Decreto ha approvato la misura sono trascorsi circa due mesi, e da allora si aspettano le modalità di attribuzione dell’esonero dei contributi e l’iter per ottenerlo.
L’esonero varrà non solo per le donne con un lavoro subordinato, bensì anche per le autonome (a patto che non si trovino nel regime forfettario). Il requisito che però andrà rispettato da ambe le categorie, è di avere a carico fiscalmente due o più figli. Tuttavia al momento non resta che “aria”, dato che anche Daniela Barbaresi, segretaria Cgil, sostiene che si tratta di un ritardo inconcepibile.
Nessuna notizia sul bonus mamme 2025
La segretaria Barbaresi del sindacato Cgil, reputa inaccettabile un ritardo così assurdo sul bonus mamme 2025. Il Governo – ribadisce Barbaresi – deve provvedere tempestivamente a sollecitare l’uscita del Decreto attuativo e pagre gli arretrati.
Ma non solo, a parer della segretaria Cgil i nuclei con maggior reddito avrebbero più vantaggi di chi invece, gode di un ISEE più basso. Infine, sempre Barbaresi suggerisce di aumentare il supporto a favore dei genitori che hanno dei figli e di ampliare i beneficiari della misura riconoscendolo ad esempio, alle lavoratrici domestiche.
C’è da specificare che al momento diverse madri con un lavoro dipendente sono esonerate dal pagamento dei contributi grazie alla misura in vigore dall’anno scorso.
La differenza tra nuclei familiari
Rispetto agli incentivi scorsi, il bonus per le mamme che nel 2025 lavorano sia in modo indipendente che con un contratto subordinato, prevedere delle regole differenti. Innanzitutto l’esonero dei contributi non è completo ma è applicabile soltanto in parte.
In più va rispettato il limite reddituale pari a 40.000€, mentre l’età dei figli a carico (almeno due) non deve essere pari o superiore ai 10 anni (considerando il più piccolo).
Le uniche mamme che non devono aspettare il Decreto ufficiale e possono già percepire l’esonero e soprattutto in maniera totale, sono coloro che hanno tre o più figli a carico.