Giuseppe Conte vive senza stipendio da mesi, da quando cioè è divenuto nuovo Presidente del M5s ed è tornato in aspettativa per la sua cattedra di Diritto Privato presso l’Università di Firenze e la LUISS di Roma. Lo ha detto ieri sera lo stesso Conte, intervenendo ad “Atreju 2021”, alla festa di Fratelli d’Italia invitato dalla leader Giorgia Meloni.
Dopo essere stato incalzato dal direttore del “Tempo” Franco Bechis circa la sua marcia indietro in merito alla candidatura per le prossime Suppletive alla Camera (nel collegio Roma-1), l’ex Premier ha spiegato di vivere sì in quell’area di Roma Centro: «All’Università sono in aspettativa». In merito alla domanda specifica sul ricevimento o meno dello stipendio, Conte ha poi replicato «Sono vari mesi che sono in aspettativa, non prendo una lira e sono mesi che non faccio l’avvocato, perché non voglio mischiare affari e politica».
CONTE, ATREJU E LA “SFIDUCIA COSTRUTTIVA”
Non prende stipendio in quanto Presidente del M5s, non lo prende neanche da professore in aspettava e nemmeno da avvocato: «per evitare commistioni con la politica. Con lo studio legale ho tracciato una linea e mandato le fatture ai clienti, ho incassato un po’ di più e camperò di quello fin quando potrò». Ha parlato poi di tutto ad Atreju il leader dei 5Stelle, lanciando qualche “captatio benevolentiae” sia per la presente Giorgia Meloni sia per Silvio Berlusconi («Nel 1994 ha interpretato il desiderio di bipolarismo latente. E ha dato un contributo anche alle forze di destra, spingendole verso una destra più moderna») in ottica Quirinale, mentre è poi “caduto” su una gaffe circa la sua uscita di scena a Palazzo Chigi. Conte ha infatti proposto tra le varie novità e riforme da inserire nella prossima legislatura la “sfiducia costruttiva”: il direttore Bechis ha però subito fatto notare all’avvocato che proprio lui da Premier ha “subito” una sfiducia costruttiva da parte di Matteo Renzi. «L’ha fatta a febbraio, aveva già Draghi pronto, e ha fatto esattamente quel che voleva», spiega il giornalista. Conte non raccoglie e replica invece, «Quella è stata distruttiva. Io capisco la battuta, ma il problema è serio. Noi non possiamo avere governi che durano un anno. La stabilità è un valore».