E’ morta nella giornata di ieri l’immensa Lina Wertmuller, prima donna candidata all’Oscar come migliore regista. Aveva 93 anni ed ha dedicato gran parte della sua vita al cinema, il suo grande amore. Del resto aveva iniziato fin da giovanissima nell’ambiente, quando aveva solo 17 anni. L’esordio al cinema avvenne invece nel 1963, con I Basilischi, quindi è stato un crescendo incredibile fra cui il sodalizio con Giancarlo Giannini degli anni ’70, e appunto la sopra citata nomination all’Oscar per il film Pasqualino Settebellezze, candidato in quattro categorie tra cui quella per la miglior regia e il miglior attore. Curiosità, nel 1978 Lina Wertmuller è entrata nel Guinness dei primati per il titolo di un film più lungo di sempre: “Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici”. Si è ritirata di fatto dalle scene nel 2010, e nel 2015 ha ottenuto il David di Donatello e nel 2019 l’Oscar alla carriera.
Ultime notizie, dati Fondazioni Gimbe: covid in crescita
Si confermano in aumento tutti i principali indicatori riguardanti la pandemia di covid. Nella giornata di ieri c’è stato il consueto monitoraggio della Fondazione Gimbe, che ha fatto sapere che nella settimana dall’1 al 7 dicembre i contagi sono aumentati del 22.4%, mentre i decessi del 12, i ricoverati del 16.3 e i pazienti in terapia intensiva del 13.6: “Da 7 settimane – ha spiegato Nino Cartabellotta, presidente Gimbe – continuano ad aumentare i nuovi casi con una media giornaliera più che sestuplicata: da 2.456 casi registrati il 15 ottobre ai 15.110 del 7 dicembre”. Tutte le regioni tranne Molise e Valle d’Aosta hanno registrato un incremento di nuovi casi, a cominciare dall’Umbria, dove la crescita è stata del 50.3%. Vi sono poi 52 province dove l’incidenza è superiore a 150 casi ogni 100mila abitanti, a partire da Trieste con ben 694 casi, quindi Bolzano a 651, Treviso a 467 e Padova a 405. “Con il trend attuale di crescita dei nuovi casi, anche se l’impatto sugli ospedali è ‘ammortizzato’ dai vaccini, nelle prossime 4 settimane diverse Regioni cambieranno colore”, ha concluso Cartabellotta.
Ultime notizie, Costa: “Non chiuderemo più niente”
Torna a ribadire la volontà di non introdurre altre restrizioni da qui al Natale, il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. Ospite ieri mattina di Agorà, su Rai Tre, ha spiegato: «Abbiamo cercato di anticipare gli scenari nel nostro Paese. L’introduzione anticipata del Super Green pass è stata fatta per prevenire scenari peggiori, qualora ci dovesse essere un cambio di colore in alcune regioni. Ma non chiuderà più niente nel nostro Paese anche se, ovviamente, ci sono alcune limitazioni per i non vaccinati». Costa ha fatto anche il paragone con la situazione covid di un anno fa: «avevamo 3.300 in terapia intensiva oggi poco meno di 800 persone in terapia intensiva. C’è un incremento di contagi ma anche dovuto alla grande quantità di tamponi che stiamo facendo. La grande differenza rispetto all’anno passato la fa il fatto che l’87% dei cittadini si è vaccinati e credo questa sia la manifestazione concreta dell’efficacia del vaccino».
Ultime notizie, chiesta archiviazione per i marò
Svolta forse definitiva per quanto riguarda il caso dei due Marò italiani, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, accusati dell’omicidio di due pescatori indiani nel febbraio 2021, a largo delle coste del Kerala, in India. La Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione per i due nostri connazionali, chiedendo quindi di far cadere le accuse nei confronti di due fucilieri della Marina in quanto le prove raccolte risulterebbero essere insufficienti per incriminarli. I due marò, in base a quanto indagato, avrebbero agito rispettando le regole di ingaggio, e convinti di essere sotto attacco da parte di alcuni pirati. Come scrive TgCom24.it, fra gli elementi che hanno portato a chiedere di far cadere le accuse, anche “la non utilizzabilità degli accertamenti svolti all’epoca dei fatti in India come l’autopsia o gli esami”.
Ultime notizie, il bollettino di ieri del coronavirus
I dati del bollettino di ieri del coronavirus, che si riferiscono alle ultime 24 ore riportano un aumento del tasso di positività al 4%. Sono stati infatti 312.828 i tamponi eseguiti, a fronte dei quali si sono avuti 12.527. Aumento anche per i ricoveri con le terapie intensive che ospitano oggi 811 persone. I decessi delle ultime 24 ore sono stati 79, in calo leggero rispetto agli 86 del giorno precedente. Chiaramente sul numero dei nuovi contagi e sul tasso di positività pesa anche il fatto che si tratta di un giorno “post festivo” ente. E crescono anche i ricoveri ordinari che sono arrivati a quota 6.333 con un incremento di 234 unità. Tra regioni e provincie autonome sono sei le aree italiane a rischio di passaggio in zona gialla a causa dell’aumento dei ricoveri ospedalieri. Oltre che Trento, dove c’è stato un balzo in avanti notevole per quanto riguarda le rianimazioni, rischiano anche grandi regioni come il Veneto, il Lazio, le Marche, la Liguria e la Calabria. Attualmente la situazione è solo parziale, ma la curva dei contagi sta aumentando costantemente e questo potrebbe causare problemi seri per quanto riguarda l’incidenza dei contagi ed anche per l’occupazione dei posti letto negli ospedali. Per quanto riguarda invece la possibile carenza di dosi per le vaccinazioni, il commissario Figliuolo ha comunicato che nelle prossime settimane arriveranno in Italia circa 2 milioni di dosi che permetteranno di non rallentare la campagna vaccinale in atto. Dal 16 dicembre dovrebbero iniziare anche le vaccinazioni dei bambini da 5 a 11 anni.
Ultime notizie, l’omicidio a Tarquinia del professor Angeletti
Un uomo di 70 anni è stato fermato a Tarquinia, ed accusato dell’omicidio di Carlo Angeletti, noto biologo marino, che è stato trovato ucciso all’interno di un’auto a Tarquinia nella zona delle Saline. L’uomo è un conoscente della vittima e come causa dell’uccisione le forze dell’ordine ipotizzano un movente passionale. Il fermo è stato effettuato nella notte dai carabinieri di Viterbo.
Ultime notizie, multa da un miliardo per Amazon
Una multa eccezionale è stata comminata alla multinazionale statunitense Amazon da parte dell’Antitrust italiana. Il Garante della concorrenza ha infatti scoperto delle penalizzazioni nei confronti di negozianti che, seppur usando il notissimo sito di ecommerce, organizzano privatamente sia la custodia che la consegna dei prodotti. Severe critiche sono state rivolte anche al sistema Prime. L’azienda ha replicato di ritenere la pronuncia dell’Antitrust italiano sproporzionata ed ingiustificata ed ha comunicato che si opporrà facendo ricorso.