A Lodi una intensa attività di spaccio di droga veniva svolta da un gruppo di stranieri nel parco Margherita Hack e nei giardini pubblici di viale IV novembre: i pusher stavano nascosti, con le sostanze stupefacenti, nelle nicchie degli alberi, che avevano allargato ad hoc, in attesa dell’arrivo dei clienti, spesso giovanissimi. Le indagini, come ricostruisce il Corriere della Sera, sono state avviate a seguito delle segnalazioni dei residenti e ad indirizzare i militari verso gli spacciatori sono stati proprio gli studenti che erano soliti acquistare la merce all’uscita da scuola.
I pusher finiti nel mirino degli inquirenti, in totale, sono dodici: tutti stranieri arrivati clandestinamente in Italia. Undici nigeriani e un somalo, nel dettaglio. Le persone in questione nelle scorse settimane avevano richiesto asilo, ma le loro domande per ottenere lo status di rifugiati adesso verranno senza dubbio rigettate. Gli spacciatori non verranno ad ogni modo arrestati, dato che sono incensurati. È stato disposto loro l’obbligo di presentazione in questura.
Spaccio di droga nel parco: pusher nascosti in alberi. Avviate attività di monitoraggio
Nel corso delle operazioni anti-droga, i militari hanno sequestrato gran parte della merce che era pronta ad essere venduta dai dodici clandestini dediti alle attività di spaccio. In totale sono stati rinvenuti 400 grammi di hashish, ma il sentore è che ce ne fossero molti di più. Gli stranieri richiedenti asilo, infatti, erano soliti nascondere le sostanze stupefacenti ovunque: dalle nicchie degli alberi alle pensiline degli autobus.
A seguito delle denunce inoltre per spaccio di droga nei confronti dei dodici pusher clandestini che stavano nascosti negli alberi del parco in attesa dei clienti, la Polizia di Lodi ha ad ogni modo avviato una accurata attività di monitoraggio delle aree verdi della città al fine di evitare che il giro illecito vada avanti. I residenti, infatti, non vedono l’ora di potere tornare a usufruire dei giardini in sicurezza.