I genitori di Chiara Gualzetti chiedono giustizia. Sono trascorsi quasi sei mesi dalla tragedia di Monteveglio, in provincia di Bologna, con la 16enne uccisa da un coetaneo. Come vi abbiamo raccontato, per la Procura dei minori il killer era capace di intendere e di volere, processato con rito immediato. Sono state riconosciute tre aggravanti fondamentali per aggravare la pena e i genitori della vittima, Vincenzo e Giusi, vogliono una condanna esemplare per l’assassino.
«Ognuno affronta il dolore in un modo. Io personalmente sono stato al cimitero, ho fatto l’albero di Natale a Chiara», ha spiegato il padre di Chiara Gualzetti ai microfoni de La vita in diretta. «Non ci può essere Natale senza mia figlia, Chiara non c’è più», le parole tra le lacrime della madre della vittima, sottolineando: «Qui si vive alla giornata, non c’è più uno scopo».
OMICIDIO CHIARA GUALZETTI, IL DRAMMA DEI GENITORI
La madre di Chiara Gualzetti ha sottolineato che l’unica “colpa” della figlia è stato quello di essere affezionata al killer: «E’ stato confermato tutto quello che abbiamo detto all’inizio: non è pazzo, è lucido, lui ha ucciso perché voleva uccidere, è un assassino. Mia figlia ha avuto l’unico torto di volergli bene». Ed è dura andare avanti per Vincenzo e Giusi: «È doloroso vivere di ricordi tutti il giorno, tutto ricorda lei, dalla prima all’ultima cosa. In ogni angolo, in ogni centimetro della casa». La madre di Chiara Gualzetti ha concluso: «Per me lei è ancora qua, in qualche modo: io non mi rassegno a non averla più».