Curioso quanto accaduto in quel di Biella, nota località del Piemonte, quasi tragicomico: una donna si è presentata all’appuntamento per l’esame per fare la patente… guidando un’auto. Ovviamente non aveva il classico foglio verde ed era affiancata da un genitore o da una persona con esperienza, bensì da sola, in autonomia, come se nulla fosse. Una vicenda decisamente assurda che è stata raccontata in queste ore da numerosi quotidiani online, a cominciare dal Corriere della Sera, arrivando fino a Skytg24.it. Protagonista in negativo di questa storia ai limiti della realtà, non un ragazzino o uno sprovveduto, bensì una donna di ben 40 anni.
Si tratta di una signora originaria della Nigeria ma residente a Biella, e che in barba alla normativa vigente, che prevede appunto, in caso di foglie verde, un accompagnatore con almeno 10 anni di patente, è scesa con nonchalance dalla propria macchina, come se nulla fosse. Ovviamente la stessa è stata fermata e denunciata immediata dalla polizia stradale, e ora rischia un processo. Come scrive il Corriere della Sera, “La donna, pur non avendo ancora conseguito la licenza per guidare, è arrivata nel piazzale della Motorizzazione biellese parcheggiando la propria vettura proprio di fronte alla sede dove si dovevano svolgere gli esami”.
ALL’ESAME DELLA PATENTE IN AUTO, 40ENNE DENUNCIATA: ECCO COSA E’ ACCADUTO
A insospettirsi è stato il personale della polizia stradale che si trovava negli uffici della motorizzazione: vedendo arrivare la donna, fra i candidati della prova, hanno proceduto all’accertamento. In realtà, gli agenti della Polstrada hanno prima permesso alla 40enne nigeriana di svolgere l’esame di guida, dopo di che, una volta terminato, è stata identificata, e gli agenti hanno fatto scattare le sanzioni amministrative così come previsto dal codice della strada in queste situazioni.
La 40enne, che aveva come obiettivo quello di conseguire la patente, è probabile che ora il documento non lo veda per un bel po’, anche se non è ben chiaro quale sia stata la multa ricevuta dalla stessa. In ogni caso la vicenda è particolarmente storica, e sorprende la spavalderia con cui la signora, in barba a qualsiasi legge, abbia guidato da casa all’appuntamento per l’esame senza alcun documento che glielo permettesse.