«Ho sempre avuto il desiderio di raccontare i fratelli De Filippo come se fossero i Beatles. Abbiamo una percezione polverosa,in bianco e nero, ma sono stati giovani molto stravaganti, spregiudicati, hanno modificato il teatro. Hanno fondato un trio come dei ragazzi appassionati di musica possono mettere insieme una band»: così Sergio Rubini ai microfoni di Oggi è un altro giorno.
Il celebre attore ha presentato il suo nuovo film da regista dedicato ai tre fratelli De Filippo, sottolineando che si tratta di una storia assolutamente attuale: «Questa storia ci parla ancora perché sembra una storia tipicamente italiana. La parte sana del nostro Paese spesso parte dalle retrovie, da condizione di svantaggio, e grazie al talento e alla tenacia riusciamo a farcela. I De Filippo hanno fatto la stessa cosa. Eduardo li manteneva, ma mangiavano gli avanzi, sono partiti da una condizione di svantaggio e di grande umiliazione – ha spiegato Sergio Rubini – Si vergognavano del cognome, portavano quello della madre».
SERGIO RUBINI SUI FRATELLI DE FILIPPO
Sergio Rubini ha poi parlato del rapporto con i tre figli illegittimi: «Scarpetta in realtà aveva previsto tutto, la famiglia di Serie A e di Serie B, ha bluffato tutta la vita. Aveva promesso di preoccuparsi di questi tre figli ma non ha lasciato loro niente nel testamento, ma il talento non lo puoi trasmettere con dei pezzi di carta». Ma non è tutto, ha evidenziato l’artista: «Tutta la produzione artistica di Eduardo ricorda la sua ferita, c’è il suo lamento nelle sue opere».