“Coltiviamo il futuro: l’impegno per la sostenibilità della filiera tabacchicola”. L’argomento dell’incontro che si è svolto ieri a Palazzo Colonna a Roma, è impegnativo. Ma se per sostenibilità si intende non solo quella ambientale, ma anche quella economica e sociale, il titolo non fa una piega. L’evento è stato, infatti, l’occasione per Japan Tobacco International (Jti) per annunciare un salto di qualità nei rapporti tra la multinazionale e la filiera di produzione agricola italiana, un nuovo un nuovo partner commerciale, Deltafina, e, soprattutto, un aumento della quantità di tabacco acquistato in Italia.
“È per me motivo di grande orgoglio e soddisfazione” ha detto Gian Luigi Cervesato, presidente e amministratore delegato della divisione italiana del Gruppo “annunciare che Jti ha deciso di consolidare il proprio legame con l’Italia e la sua filiera tabacchicola, in particolare con il territorio umbro, attraverso l’acquisto di tabacco più importante degli ultimi anni: per il 2022, infatti, non abbiamo confermato l’acquisto di 7mila tonnellate come lo scorso anno, ma abbiamo rilanciato, acquistandone 8mila. La nostra volontà di investire nel Paese arriva in un momento di particolare incertezza per il comparto, chiamato ad affrontare grandi sfide per il suo avvenire. In questi mesi, ci siamo impegnati per fornire risposte concrete alle preoccupazioni delle tante aziende storiche della filiera e delle persone che, con il loro lavoro quotidiano, contribuiscono alla costruzione di un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale. Da sempre crediamo nel valore che la filiera agricola rappresenta in termini di tradizione, economia e occupazione per tutto il sistema Paese. Ecco perché abbiamo voluto assumere il nostro impegno con un investimento complessivo maggiore rispetto a quello degli ultimi anni, che speriamo possa essere incentivato dalla collaborazione delle istituzioni attraverso una semplificazione del sistema fiscale del settore”.
Jti lavora con la filiera del tabacco in Italia da quasi dieci anni. Nel 2012, infatti, è iniziata una collaborazione con il territorio umbro e veneto dove, grazie ad investimenti pari a 300 milioni di euro, è stato raggiunto un altissimo livello di specializzazione che si è trasformato in un importante volano economico per le zone. Ad esempio, nell’Alta Valle de Tevere oltre 2mila persone lavorano nella filiera generata dalla produzione di tabacco.
“Il tabacco è una realtà importante per l’economia agricola: garantisce stabilità, investimenti, occupazione” ha commentato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, presente all’evento insieme al sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio. “Apprezziamo l’impegno di Jti all’acquisto di maggiori quantitativi. Considerate le nuove politiche di investimento, ritengo necessario mantenere un dialogo responsabile per non disperdere il patrimonio di conoscenze, di crescita e di investimenti fin qui realizzati. In questa fase è importante dare certezze, dare tranquillità al settore, attivando misure idonee non solo per i produttori, ma anche per la trasformazione che ha garantito sostenibilità economica e occupazione”.
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