Andrea Rigonat , Emma Cécile e Sebastian sono il marito e i figli di Elisa, la cantautrice triestina tra le protagoniste della 73esima edizione del Festival di Sanremo 2022. Un grande amore quello nato tra i due: lei è una delle cantanti più apprezzate del panorama musicali, lui è chitarrista, produttore musicale e arrangiatore. Elisa e Andrea si sono conosciuti circa 20 anni fa proprio su di un palcoscenico, ma il cuore del chitarrista era impegnato in un’altra storia. Qualche anno dopo, per la precisione nel 2008, Elisa e Andrea escono allo scoperto. Il loro è un amore a 360° visto che i due condividono lavoro e vita privata visto che Andrea è anche il chitarrista e co-produttore di alcuni album di Elisa.
Proprio Elisa parlando del marito Andrea Rigonat negli studi di Verissimo ha raccontato: “lui è quello più tosto con i bambini, ma è buono anche lui, si fa fatica con i bambini moderni”. Il 5 settembre del 2015 la coppia ha pronunciato il lieto si con una cerimonia rock a Grado, in provincia di Gorizia. “Abbiamo aspettato sette anni e due figli prima di farlo.E ne sono felice. Avrei avuto paura a sposarmi subito, senza conoscere abbastanza profondamente l’altro” – ha detto Elisa.
Elisa e i figli Emma Cécile e Sebastian: “Non pensavo che ne avrei avuti”
Elisa e Andrea Rigonat sono anche diventati genitori di due splendidi bambini: Emma Cécile e Sebastian. Eppure la cantautrice di Luce ha rivelato: “non pensavo che avrei avuto dei figli, credo sia normale se hai avuto un’infanzia e un’adolescenza un po’ complicata come la mia: quando hai un padre assente che vive con un’altra famiglia, la famiglia non ti sembra il posto più bello del mondo. Sono diventata madre solo perché ho incontrato mio marito. I miei figli mi hanno resa coraggiosa e forte. Mi hanno anche tolto qualcosa: l’incoscienza”.
Proprio la cantante friulana guardando al passato ha detto: “prima ero una persona totalmente romantica e per aria. Mi dispiace non esserlo più, ma sono contenta di esserlo stata. Mi rende tollerante verso tutti gli incoscienti del mondo. So che cosa significa essere presi in giro, derisi: è successo anche a me. Perché ero troppo piccola e sempre troppo emotiva. Ma non sento questa esperienza come una menomazione, anzi, mi pare una forza. Mentre le vivi sono tremende, ma poi capisci che le sofferenze sono motori che ti fanno crescere. Non ci si deve preoccupare di chi viene discriminato, ma di chi discrimina. Perché sono questi ultimi a rimanere piccoli per sempre”.