Maria Teresa Ruta è stata ospite stamane in collegamento con il programma di Rai Uno, Storie Italiane, e nell’occasione è tornata a parlare dei cori ingiuriosi che la stessa ha ricevuto anni fa, quando lavorava come giornalista sportiva negli stadi. La vicenda era già stata denunciata pochi giorni fa sempre a Storie Italiane, dopo che era scoppiato il caso Greta Beccaglia, e oggi Maria Teresa Ruta è tornata sulla questione aggiungendo: “Quelle parole mi sono venute di getto anche a difesa della giornalista Greta Beccaglia che ancora oggi deve subire vessazioni e pacche. Io sono andata indietro a ripensare nel tempo e fino a che non sono arrivata alla Domenica Sportiva con Ciotti, diventando una vera giornalista sportiva per tutti”.
“Dal 1984 – ha proseguito Maria Teresa Ruta – quando ho iniziato a fare i primi servizi come inviata, i cori ingiuriosi sembravano la normalità, ‘faccela vedè ecc’, e poi mi sono ricordata anche io un paio di pacche, ma era davvero la normalità. Io mi sono reso conto che o stavi a quel gioco o non sarei mai riuscita a diventare una giornalista sportiva. Anche Paola Ferrari si ricorda, lo ha scritto. insieme facevamo un programma e purtroppo non ci vedevano come giornaliste”.
MARIA TERESA RUTA: “A QUEI TEMPI NON SAREBBE STATO POSSIBILE DENUNCIARE”
E ancora: “A quei tempi non sarebbe stato possibile denunciare, e la mentalità non è cambiata adesso. Qualcuno ha detto a Greta di non prendersela, noi donne siamo ancora in una situazione di profondo disagio. due giornaliste sono morte da inizio anno in maniera atroce solo per aver denunciato fatti gravissimi, c’è una sorta di femminicidio anche sulle giornaliste”.
Maria Teresa Ruta ha aggiunto: “I fatti di Greta Beccaglia mi hanno sconvolta perchè pensavo che dopo 40 anni quei modi di essere fossero cambiati, che i nostri figli fossero educati diversamente proprio perchè noi siamo stati vittime, è questo che mi fa arrabbiare più di tutto”. Quindi ha ribadito: “Non sarebbe stato possibile denunciare, non so se qualcuno mi avrebbe seguita a quei tempi”. Maria Teresa Ruta ha raccontato anche una vicenda accadutale più recentemente: “In un periodo durante la gravidanza ricevevo chiamate nella notte, aprivo e mi trovavo questo foto di questa persone in diretta. Ho denunciato ma è stato un procedimento molto lungo, io ormai ero strutturata, avevo 27 anni e mi sono subito difesa, è stata una molestia pesante, questa persona è stata condannata, sono stati due anni e mezzo molto lunghi e molto pesanti”.