Il Regno Unito sprofonda nella pandemia: nelle ultime 24 ore è stato registrato il record di contagi da inizio Covid, 78.610 nuovi casi, superando così il precedente record, risalente all’8 gennaio, di 68.053 contagiati. I decessi registrati sono stati 165. Le infezioni da variante Omicron sono quasi raddoppiate, passando da 4.671 a 10.017. Secondo gli studi medici, i casi del nuovo ceppo di virus raddoppiano in meno di due giorni. Ma la colpa di questa tragica situazione non è solo della nuova variante, che si trasmette, è vero, con una velocità superiore a qualunque altro tipo di variante precedente, ma non è necessariamente più mortale.
Come ci ha detto il dottor Mario Fittipaldi, cardiochirurgo pediatrico presso il St. Thomas Hospital di Londra, “il problema di una situazione che sta intasando gli ospedali pubblici e privati, perché vengono ormai colpiti molti infermieri e medici, sta nelle scelte scellerate del governo di Boris Johnson, che ha deciso un’apertura totale del paese dallo scorso luglio per ragioni di Stato che hanno messo in primo piano l’economia rispetto al bene comune”.
Ragioni di Stato che adesso si riflettono sullo stesso primo ministro inglese, che un paio di giorni fa, costretto dalla drammatica situazione, ha dovuto introdurre Green Pass e obbligo di mascherine al chiuso e all’aperto, cosa che ha portato il suo stesso partito conservatore quasi alla scissione, con cento parlamentari che hanno votato contro. Si tratta della maggiore crisi di fiducia che Johnson si sia mai trovato ad affrontare. “C’è un problema culturale in questo paese – ha osservato Fittipaldi -: a non indossare le mascherine non sono gli immigrati, ma i bianchi inglesi, per una questione di arrogante superiorità. Inoltre l’aumento di contagi a cui stiamo assistendo è dovuto a una tradizione che in Inghilterra è considerata intoccabile e amata da tutti: i Christmas Party aziendali”.
Picco di contagi nel Regno Unito: com’è la situazione negli ospedali?
La situazione è stabile, la gran parte delle persone ricoverate con sintomi gravi in supporto cardiocircolatorio sono persone non vaccinate, però c’è una forte pressione di ricoveri anche di soggetti vaccinati. Il personale sanitario, medici e infermieri, si sta infettando e le terapie intensive si stanno intasando. Questa è la situazione problematica nelle strutture pubbliche e anche private.
Quanto fa veramente paura la variante Omicron?
Questo non si può dire, nessuno lo sa. Quello che osserviamo è la conseguenza della scellerata scelta di riaprire tutto lo scorso luglio. In più, in questo periodo dell’anno, si aggiunge quella che è una tradizione nazionale per gli inglesi intoccabile: i Christmas party.
Di cosa si tratta?
Sono eventi sociali che si aspettano tutto l’anno. Adesso, finalmente, le aziende stanno decidendo di sospenderli, ma si tengono comunque in privato. Stiamo pagando lo scotto di riaprire tutto, perché la ragion di Stato ha prevalso sul bene comune. La stragrande maggioranza delle persone che conosco ha preso il virus infettandosi durante i Christmas Party, che qui sono eventi socializzanti molto sentiti. La gente li aspetta, li considera una sorta di cortesia delle aziende, appuntamenti in cui si beve e mangia gratis. In passato vi ho partecipato anch’io e posso assicurare che sono situazioni di assembramento quasi selvaggio. Adesso pare che vengano sospesi, ma la gente si manda messaggi, auspicando che si facciano lo stesso.
Sulla decisione di introdurre il Green pass, Boris Johnson ha rischiato di finire in minoranza, con il voto contrario dei membri del suo stesso partito. Questo la dice lunga sull’opposizione e sull’insofferenza degli inglesi per le misure di sicurezza?
Non è tanto il fatto che gli inglesi siano contrari, è l’informazione che manca in Inghilterra. La gente non è informata sull’importanza delle mascherine. Se lei prende la metropolitana, vedrà che chi non indossa la mascherina non è l’immigrato di colore, ma l’inglese bianco. Per un atteggiamento di superiorità, di arroganza e tutto questo mi fa molto arrabbiare, perché sono ormai due anni che a Natale non riesco a tornare a casa in Italia.
Un paese diviso, in contraddizione?
La realtà è che ci stiamo infettando per far andare avanti l’economia. Pensi al flusso di denaro che genera un Christmas Party. Nel mio ospedale per partecipare ciascuno paga una quota di 30 sterline, di cui 20 vengono rimborsate, il resto è coperto dagli sponsor. Pensiamo al gettito che producono in tutto il paese queste feste, paragonabili al Ferragosto in Italia.
La campagna vaccinale prosegue?
La percentuale di persone vaccinate ha raggiunto un plateau, mentre la quota delle persone doppiamente vaccinate non è mai salita oltre il 30% della popolazione. C’è poi un 30% che non si è vaccinato e mai lo farà. Adesso stanno spingendo per fare la terza dose: si creano file lunghissime, ma rimane una percentuale di gran lunga inferiore al resto dell’Europa. E’ una predisposizione culturale che ferma la percentuale a un livello molto basso.
(Paolo Vites)
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