Il questore di Biella, Gianni Triolo, si suicidato in ufficio: la drammatica notizia è stata diramata in questi minuti e ha inevitabilmente scosso l’intera città. Com’è logico e comprensibile, in queste fasi vige ancora il massimo riserbo sulla dinamica del gesto e sulle ragioni che hanno indotto il sessantenne a togliersi la vita. L’edizione locale del quotidiano “La Stampa” riporta che a trovare il suo corpo ormai privo di vita sarebbe stata la donna delle pulizie e accanto al suo cadavere Triolo avrebbe lasciato volutamente una lettera d’addio per motivare la sua decisione di farla finita.
Claudio Corradino, primo cittadino del capoluogo provinciale piemontese, si è detto attonito per quanto appreso: “Ho visto il questore ieri, al Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, non riesco a credere a ciò che è accaduto. Ci siamo scambiati gli auguri, era una persona piacevolissima, con la quale abbiamo sempre collaborato con profitto. Anche da figlio di poliziotto sono particolarmente toccato da questa vicenda tremenda”. La famiglia dell’uomo vive a La Spezia, in Liguria, dove per molto tempo egli aveva prestato servizio.
QUESTORE BIELLA MORTO SUICIDA: CHI ERA GIANNI TRIOLO?
Il portale telematico nazionale questure.poliziadistato.it ricostruisce la carriera del questore di Biella, morto suicida nel suo ufficio. Abruzzese di Pescara, classe 1961, laureato in giurisprudenza, Gianni Triolo è entrato nella Polizia di Stato come vicecommissario nel 1987. Ha operato dapprima presso il reparto mobile di Torino, dove ha prestato servizio fino al 1991, ricoprendo gli incarichi di responsabile di Nucleo e poi di capo ufficio di Amministrazione. Successivamente, ha prestato servizio nella Questura della Spezia, dapprima come dirigente dell’Ufficio Personale e quindi come capo di gabinetto. Dopo aver percorso le tappe della carriera di funzionario direttivo, è entrato nella dirigenza nel 2002, in quanto vincitore del primo concorso per Primi Dirigenti della Polizia di Stato bandito dal Ministero dell’Interno.
Poi, dal 2003 al 2007 Triolo ha diretto la Divisione Anticrimine della Questura di Massa Carrara, dove ha anche rivestito il ruolo di responsabile del servizio Prevenzione e Protezione. Dal settembre 2007 al giugno 2016 ha nuovamente prestato servizio presso la Questura della Spezia, dapprima come dirigente della Divisione Anticrimine fino al febbraio 2012 e poi come vicario del Questore. Dal luglio 2016 al dicembre 2019 ha quindi ricoperto l’incarico di vicario del Questore di Pisa e, conseguita la promozione a Dirigente Superiore, dal dicembre 2019 al febbraio 2020 ha operato presso l’Ufficio Centrale Ispettivo del Dipartimento della Pubblica Sicurezza in qualità di Ispettore Generale. Infine, il 24 febbraio 2020 ha assunto l’incarico di Questore della Provincia di Biella.