L’Europa torna a chiudersi. Il dilagare della variante Omicron obbliga alcuni Paesi a varare nuove restrizioni, e a risfoderare dalla cassetta degli attrezzi anche l’ultima arma, quella che speravamo archiviata per sempre: nuovi lockdown.
Emblematica la decisione dell’Olanda, con il premier Mark Rutte costretto a varare una nuova serrata sotto Natale, per tutta la durata delle feste e anche oltre, a conferma della gravità della situazione. Il lockdown olandese avrà inizio domani (domenica) alle 5 del mattino e terminerà infatti il 14 gennaio 2022, contagi permettendo. Tutta colpa di Omicron, la variante che dai dati in possesso ad Amsterdam aumenta produce l’effetto di raddoppiare i contagi ogni due o tre giorni. Un ritmo insostenibile per il sistema sanitario. Probabilmente qualunque sistema sanitario.
OLANDA IN LOCKDOWN DA DOMANI
Il team nazionale di gestione delle epidemie ha raccomandato al governo “misure rigorose” per frenare la diffusione della variante Omicron, e il governo centrale ha deciso di adeguarsi. Chi spera di scollinare quanto meno il Natale è il Regno Unito. Secondo indiscrezioni raccolte dal Times e da altri giornali britannici, allo studio di Downing Street vi sarebbe un lockdown post natalizio di due settimane. Questo almeno quanto suggerito dagli scienziati britannici per frenare l’impatto della variante Omicron e salvare l’NHS, il servizio sanitario nazionale. Sulla decisione finale, però, pesa la difficoltà politica di Boris Johnson, che questa settimana ha subito la rivolta di quasi 100 dei suoi deputati Tories ribellatisi alle misure anti-Covid votate dalla Camera dei Comuni e alla sconfitta epocale maturata in un seggio vacante fortino dei Conservatori da quasi 200 anni. Molto dipenderà dall’evoluzione della curva e dalla rapidità della campagna vaccinale per la terza dose, arrivata a 750mila somministrazioni giornaliere, nella settimana che inizia lunedì e porta a Natale. Downing Street ha già convocato il Cobra, il comitato per le emergenze nazionali, poi deciderà il da farsi.