Nelle ultime 24 ore in Lombardia sono rimasti contagiati dal coronavirus 5.387 cittadini: dei 132.959 tamponi processati dalle strutture lombarde, secondo il bollettino nazionale del Ministero della Salute, il tasso di positività si ferma al 4% come ieri con però 18 morti per un totale di 34.736 da inizio pandemia.
Secondo il bollettino del 19 dicembre, al momento in tutta la Lombardia sono contagiati da Covid-19 ben 67.668 persone: di questi, 66.283 in isolamento domiciliare, 1.225 ricoverati nei reparti ordinari (+2 rispetto a ieri), 160 le terapie intensive occupate (aumento di 14 unità rispetto al bollettino di ieri). Il contagio quotidiano nelle province lombarde vede ancora Milano davanti con 2.022 nuovi casi postivi in 24 ore: 547 a Varese, 501 a Monza, 476 a Brescia, 337 a Bergamo, 242 a Pavia, 188 a Mantova, 154 a Cremona, 110 a Lecco, 63 a Sondrio.
BOLLETTINO COVID DI IERI
Sono attesi come sempre nel pomeriggio i dati del bollettino coronavirus per Regione Lombardia: dalle ore 17, con il bollettino nazionale del Ministero della Salute sarà possibile scoprire l’evoluzione del contagio da Covid-19 nelle ultime 24 ore, dopo che ieri si è segnato l’aumento di 6.119 nuovi casi contagiati, con 24 morti (34.718 da inizio pandemia).
Il peggioramento principale, posto che il tasso di positività si è fermato attorno al 4%, riguarda però la pressione sulle strutture ospedaliere: in Lombardia ad oggi vi sono 63.117 positivi al coronavirus, di cui 61.740 in isolamento domiciliare con pochi o zero sintomi, 154 le terapie intensive occupate (aumento di 7 unità) e 1.223 i ricoveri ordinari Covid, aumento di 30 posti rispetto al bollettino di ieri. Il contagio a livello provinciale vede Milano in testa con 2.316 nuovi contagi, poi 598 Monza e Brianza, 570 a Brescia, 537 a Varese, 370 a Bergamo, 299 a Como, 286 a Pavia, 203 a Cremona, 186 a Mantova, 133 a Lodi e 121 a Lecco.
CORONAVIRUS LOMBARDIA, ALLARME TAMPONI NELLE FARMACIE
Se da un lato crescono i contagi e i ricoveri, dall’altro aumenta a dismisura la richiesta dei cittadini di tamponi anti-Covid per verificare l’eventuale positività a seguito di un presunto contatto con positivi. Mentre dunque il Governo immagina ulteriori strette in vista del Natale (Cabina di regia convocata per il prossimo 23 dicembre, sul tavolo l’obbligo di mascherina all’aperto, l’accesso con tampone per grandi eventi e terza dose accelerata per tutti), il problema principale al momento riguarda la situazione dei tamponi nelle farmacie e hub Covid: si parla di quasi un mese di attesa in moltissime farmacie per un tampone, con conseguente “boom” dei fai-da-te che però rischiano l’esaurimento se non verranno opzionati nuovi acquisti aggiuntivi. In crisi anche il sistema di tracciamento della Ats, le code (fino a 3-4 ore ieri a Milano) nei drive through per fare un test anti-Covid: «Il numero dei test che effettuiamo, sulla base della programmazione che ci fornisce l’Ats — spiegano dalla Croce Rossa Milano al “Corriere della Sera”, che gestisce le linee tamponi — è triplicato rispetto a un mese fa».