Allarme per il rischio attentato a Natale 2021. La minaccia terroristica tiene sempre banco in Italia e in Europa, senza dimenticare gli episodi registrati negli Stati Uniti e negli altri Paesi internazionali, ed è massima allerta per una giornata come quella di oggi, sabato 25 dicembre 2021, dedicata alla celebrazione del Natale. All’allarme si è aggiunta la paura questa notte per una esplosione in un palazzo di uffici, completamente deserto, in zona Maciachini a Milano.
Lo scoppio è avvenuto al piano interrato, in un locale tecnico. Stando a quanto riportato da Tgcom24, si può parlare di attentato perché l’esplosione è di origine dolosa e sarebbe stata individuata la presunta esecutrice materiale, soccorsa dai vigili del fuoco e dal personale del 118, subito trasportata in codice rosso al Niguarda. Si tratta di una donna brasiliana di 43 anni. L’edificio non ha riportato danni strutturali. L’esplosione si è verificata negli uffici di Generali Real Estate intorno alle 5 di questa mattina. Dalle prime ipotesi emerge che l’esplosione sarebbe stata provocata da vapori di benzina. Sul posto sono state recuperare due taniche.
Quando parliamo di rischio attentato a Natale 2021 la mente ci riporta al dicembre di cinque anni fa, quando a Berlino, in Germania, il tunisino Anis Amri si lanciò con un furgone contro la folla in un tradizionale mercatino di Natale. Oppure pensiamo all’attacco terroristico del 3 novembre 2020 a Vienna, quando un killer legato all’Isis uccise cinque persone.
ALLARME ATTENTATO A NATALE 2021
Lo scorso anno non è successo nulla, fortunatamente, ma vietato abbassare la guardia a proposito di pericolo attentato a Natale 2021. Un’attenzione necessaria anche a causa dei recenti moniti arrivati dagli Stati Uniti. Il vicesegretario alla difesa Colin Kahl, infatti, ha ribadito che i gruppi legati all’Isis-K e ad al Qaida in Afghanistan continuano a rappresentare una seria minaccia per l’Occidente. Secondo il Pentagono, i gruppi terroristici potrebbero sferrare attacchi su scala internazionale nell’arco di sei mesi. «La comunità dell’intelligence valuta che Isis-K e al Qaida abbiano l’intenzione di condurre operazioni esterne ma non ne hanno attualmente la capacità», l’analisi di Kohl: «Ne siamo abbastanza certi e dobbiamo restare assolutamente vigili contro questa possibilità». Senza dimenticare i possibili risvolti legati al ritiro delle truppe americane dall’Afghanistan dopo venti anni di conflitto: «La guerra come l’abbiamo conosciuta fino adesso è finita, ma la minaccia del terrorismo resta». Ricordiamo inoltre che Washington e Londra recentemente, per la precisione, ad ottobre, hanno acceso i riflettori sul rischio di attentati negli hotel di Kabul, invitando i cittadini dei rispettivi Paesi di lasciare il Paese.