COSA SI DEVE FARE SE SI HA CONTATTI CON POSITIVI
Con i contagi da Covid-19 in costante crescita in tutta Italia, si moltiplicano le segnalazioni alle autorità sanitarie regionali di contatti Covid (o potenziali) con il risultato di forti “ingorghi” nelle prenotazioni di tamponi e test rapidi e, una volta conclamata la positività, l’aumentare esponenziale della quarantena per migliaia di italiani.
In attesa che il Governo Draghi il prossimo 23 dicembre disponga in Cabina di regia interventi mirati per contrastare l’aumento dei contagi da variante Delta e Omicron, torniamo a fare un po’ di chiarezza sulle regole da seguire qualora si venisse in contatto con un positivo Covid. Lo scorso venerdì nel focus sulla quarantena Covid avevamo distinto i vari casi di isolamento, contatto stretto, sorveglianza (qui tutto i dettagli): oggi ci concentriamo invece su cosa fare (e cosa non) qualora si venisse a conoscenza che una persona incontrata nei giorni precedenti è risultata positiva al tampone da Sars-CoV-2. Prima di tutto, partiamo dal dato base: è contatto di Covid chiunque sia stato esposto a un caso (probabile o confermato) di Covid da 48 ore prima dell’insorgenza dei sintomi fino a 14 giorni dopo o comunque fino al momento della diagnosi e dell’isolamento del positivo. Se invece la persona positiva al Covid-19 non ha sintomi, il contatto è chi ha visto il contagiato tra le 48 ore prima della scoperta della positività fino a 14 giorni dopo, o fino a diagnosi/isolamento.
CONTATTO STRETTO O A BASSO RISCHIO: LE DIFFERENZE
Nelle regole sulla quarantena il Ministero della Salute arriva a definire e distinguere quando si è contatti “stretti” e quando invece a “basso rischio”. Ecco qui di seguito tutte le varie possibilità ed esempi principali forniti dai protocolli Isa-Ministero (e citati nell’ultimo focus del “Corriere della Sera”):
Chi è contatto stretto
– persona che vive nella stessa casa di un positivo al Covid
– persona che ha avuto un contatto diretto e non protetto con le secrezioni di un caso di Covid
– persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso di Covid (ad esempio una stretta di mano)
– persona che si è trovata in un ambiente chiuso, senza i dispositivi di protezione come le mascherine, con contagiato positivo
– persona con contatto diretto, ad esempio faccia a faccia con il contagiato, a una distanza minore di 2 metri e per almeno 15 minuti
– persona che ha fatto un viaggio in treno, aereo o su un qualsiasi altro mezzo di trasporto a due posti di distanza da chi è poi risultato positivo al Covid
– operatore sanitario, un medico o un’altra persona che fornisce assistenza diretta a un caso di Covid-19 senza usare mascherine e dispositivi di protezione
Chi è contatto a basso rischio
– chi è stato in un ambiente chiuso (anche su un mezzo di trasporto pubblico) con una persona poi risultata positiva al Coronavirus per meno di 15 minuti
– contatto diretto (faccia a faccia) con una persona contagiata dal Covid, a una distanza inferiore a 2 metri e per meno di 15 minuti
– chi viaggiato, passeggeri e personale, su un volo in cui era imbarcato anche un positivo al Covid-19 (tranne i passeggeri seduti vicino al contagiato e il personale addetto alla sezione in cui è seduto il positivo)
LE ALTRE REGOLE PER LA QUARANTENA COVID
Cosa succede però se il “contatto stretto” è vaccinato? In sostanza, se vaccinato con ciclo completo da almeno 14 giorni dovrà stare in quarantena per 7 giorni dall’ultimo contatto avuto, poi sottoporsi al tampone (molecolare o rapido antigenico). Se il test ha esito negativo, il contatto stretto può uscire e proseguire vita normale; se esito positivo, o se la persona non ha modo di eseguire un tampone, dopo 14 giorni potrà uscire dalla quarantena anche senza l’esito negativo di un test (ovviamente se non sta male). Se invece il contatto stretto non è vaccinato, allora valgono le medesime regole dei vaccinati con la differenza che il tempo di quarantena minimo è di 10 giorni invece che 7. Se il contatto a basso rischio è vaccinato da almeno 14 giorni allora non devono neanche iniziarla la quarantena; ma anche se non sono vaccinati – e sono considerati a basso rischio – comunque il periodo di isolamento non scatta nemmeno per loro.