Donata e Enrica sono le figlie del celebre scrittore e giornalista Eugenio Scalfari. Hanno sofferto molto il loro cognome ingombrante e in un documentario, dal titolo “A Sentimental Journey” realizzato insieme ad Anna Migotto durante la pandemia, hanno spiegato quanto sia stato difficile, ma allo stesso tempo importante, avere un papà come Eugenio Scalfari. Un uomo che viene descritto dalla due figlie come un papà “ingombrante, narciso e super protettivo”.
Il documentario è un regalo che Donata ed Enrica hanno voluto fare a loro stesse più che al padre, anche se quest’ultimo in occasione delle riprese non si è tirato indietro dal condividere alcune sue perle di saggezza, legate alla vita e soprattutto al passato. “Quando la memoria ritorna verso l’infanzia è perché il futuro si è raccorciato e la mente trova compenso allungando il passato all’indietro, il più indietro possibile”, aveva scritto il giornalista in uno dei suoi interessanti editoriali.
Eugenio Scalfari alle figlie Donata e Enrica: “La morte? Non puoi farci pace”
Nel film documentario a lui dedicato, Eugenio Scalfari affronta insieme alle figlie Donata ed Enrica, tematiche molto importanti e pesanti, come la morte e l’idea di un futuro che in età avanzata diventa inevitabilmente sempre più corto e a breve termine. “Io sono quasi al termine del mio viaggio, ma la salute del corpo e della mente è buona, la capacità di lavoro non è diminuita e la fantasia è sempre quella che mi ha tenuto compagnia per tanti anni, conducendomi a progettare il futuro e spingermi in nuovi sentieri da esplorare e percorrere. Eppure sento che il viaggio volge alla fine”, ha raccontato Eugenio Scalfari.
E a proposito della morte, nel documentario spiega alle figlie che non ci si può proprio fare nulla per evitarla. Bisogna necessariamente accettarla: “Non puoi farci pace, perché la morte c’è. E’ un qualcosa di sicuro per tutti e quando accade, arriva e ti tocca con un dito”.