Nicole Kidman ha raccontato come girare il film The Hours, in cui ha dovuto interpretare Virginia Woolf, sia stato uno dei periodi più bui della sua vita. Nel vestire i panni della scrittrice la donna ha acuito il senso di perdita dopo il divorzio da Tom Cruise con cui aveva condiviso 11 anni di matrimonio. Nicole Kidman durante le riprese di The Hours ha iniziato a soffrire di depressione, soprattutto per via dei pensieri suicidi del personaggio che ha dovuto interpretare e lei stessa ha rifiutato la controfigura nella scena della morte, sottoponendosi ad un ulteriore stress emotivo.
La donna durante un’intervista a BBC Radio 4 all’interno del programma This Cultural life ha spiegato come ha affrontato la scena del suicidio durante le riprese rivelando: “Non ricordo se ho davvero pensato al pericolo della situazione, ero totalmente presa dal personaggio […] Ho messo i sassi in tasca e mi sono incamminata verso il fiume. Una volta e poi un’altra e un’altra ancora”. L’attrice canadese ha rivelato come il motivo di questa sua incoscienza sia stata la depressione: “Non sentivo più il corpo come mio”.
Nicole Kidman, dopo Tom Cruise la depressione
Nicole Kidman in uno dei suoi ultimi progetti cinematografici, la serie Nine perfect strangers ha affrontato proprio il tema della salute mentale declinata in una serie di casi clinici e ancor prima di lavorare a questo progetto ha interpretato ruoli di donne che hanno sofferto diversi tipi di traumi fisici e psicologici e durante queste riprese la donna ha ammesso al podcast WTF con Marc Maron come: “Per una settimana il mio sistema immunitario si è rifiutato di riconoscere la differenza tra la recitazione e la realtà”.
La vita per Nicole Kidman non è stata semplice e l’ha messa a dura prova con vari aborti e una gravidanza extrauterina che l’ha portata alla decisione di adottare due figli durante il suo primo matrimonio con Tom Cruise e successivamente con il suo secondo marito Keith Urban a sottoporsi a vari trattamenti di fertilità che hanno ricondotto la donna alla depressione al punto da non pensare mai più di poter partorire prima di ricevere quello che è stato definito da lei stessa: “Il miracolo”.