La moschea di Beauvais resterà chiusa per sei mesi. Questa è la decisione assunta dalla Prefettura dell’Oise, in Francia, nella giornata di lunedì 27 dicembre 2021, per effetto della “predicazione di un imam regolare della Grande Moschea che promuove la Jihad come un dovere, glorificando i combattenti descritti come eroi, al servizio della protezione della religione musulmana, che secondo lui è minacciata dalle società occidentali”. Il documento afferma anche che l’imam “insiste sull’importanza dell’obbedienza ad Allah, per cui si deve essere pronti a morire”.
Non solo: il prefetto cita anche “l’uso di riferimenti storici per giustificare queste posizioni, senza mai ricontestualizzare questi eventi, opponendo i combattenti del profeta ai musulmani di oggi”. In particolare, nel corso di un sermone sulla battaglia di Badr, l’imam fece le seguenti osservazioni, riportate nel decreto prefettizio: “Guardateli (i combattenti del Profeta), erano bambini ma erano uomini. Noi, i nostri uomini, siamo bambini. Abbiamo i nostri eroi, guardate Mohamed (rivolgendosi al ragazzo seduto accanto a lui): questi giovani, la loro preoccupazione era di proteggere la religione”.
MOSCHEA CHIUSA PER 6 MESI: CONTESTATE LE PREDICAZIONI DI UN IMAM
Va detto che soltanto una quindicina di giorni fa il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, aveva annunciato di aver “messo in moto” la procedura di chiusura amministrativa della Grande Moschea di Beauvais, in rue Corréus, a causa del carattere radicale della predicazione che si dice vi venga fatta. La Prefettura dell’Oise stava “considerando” di prendere una decisione di chiusura sulla base della predicazione di “incitamento all’odio”, “violenza” e “apologia della Jihad”.
L’ordine prefettizio fa anche menzione di “osservazioni degradanti o addirittura violente sulle donne che non rispettano l’obbligo di indossare il velo islamico“, che veicolano “l’idea di una società occidentale islamofoba fatta di miscredenti”. Compare anche “l’appello all’odio e alla discriminazione contro certe categorie di persone, come gli ebrei, i cristiani o gli omosessuali”. Si è pertanto giunti alla “chiusura del luogo di culto Grande Mosquée de Beauvais per un periodo di sei mesi, al fine di prevenire la commissione di atti di terrorismo”.