Il fenomeno delle baby gang che dilaga in tutta Italia finisce nuovamente nel mirino di Storie Italiane. Si tratta di uno dei temi che sta molto a cuore a Eleonora Daniele, che infatti si è lasciata andare ad uno sfogo ad un certo punto contro il consigliere comunale della Lega a Verona, Andrea Bacciga, che è presidente della commissione Sicurezza. “Ci sono dei fenomeni che sono controllati da polizia e autorità. Sarebbe anche da dire che prima di pensare alle istituzioni forse toccherebbe prima a famiglie e scuole, prima di pensare al Comune. Bisogna dire cosa fa la famiglia”, ha dichiarato Bacciga suscitando i mormorii in studio.
Mentre spiegava che la sua prima commissione è stata proprio sulle baby gang, è intervenuta Eleonora Daniele interrompendolo: “Capisco tutto, ma se ha due genitori in diretta che rappresentano una parte di cittadini in difficoltà, che vi stanno dicendo che la cosa è molto più grave di quel che si crede, non lo fanno per screditare Verona, ma perché sono genitori in difficoltà che stanno chiedendo aiuto”.
Lo sfogo di Eleonora Daniele sul fenomeno delle baby gang
“Non sono fenomeni che vanno sottovalutati”, ha avvertito la conduttrice di Storie Italiane. “Pensare che un Comune possa risolvere il problema è utopia”, la replica di Andrea Bacciga in collegamento. Quindi, si è difeso parlando di “un profondo buco legislativo”. Quando la conduttrice ha spiegato che c’è un “vuoto istituzionale”, il consigliere l’ha corretta. “Io non ho parlato di vuoto istituzionale, ma legislativo. Sono cose ben diverse. Il Comune di Verona si occupa della questione”.
Un appunto che ha fatto sbottare Eleonora Daniele, che ha quindi alzato i toni: “Visto che mi sta dicendo questa cosa, le dico che se c’è un genitore che le sta raccontando che la situazione è più grave di quella che lei sa, probabilmente un vuoto istituzionale c’è anche, oltre a quello legislativo di cui lei chiaramente non si occupa. C’è un genitore che vi sta chiedendo con cortesia di vedervi, le chiedo: vi potete incontrare? Qua non c’è un problema di colpe, bisogna risolverli i problemi”.