Oriana Fallaci, il rapporto con la sorella Paola
La giornalista Oriana Fallaci, scomparsa il 15 settembre 2006, era la primogenita di Edoardo Fallaci e Tosca Cantini. In famiglia erano quattro sorelle: Oriana, Neera, Paola ed Elisabetta, figlia adottata dalla famiglia Fallaci. Paola Fallaci, nata nel 1938 e scomparsa il 6 dicembre 2021, era anche lei giornalista e aveva collaborato a “Tempo” e “Oggi”: “Mi sarebbe piaciuto fare Agraria, ma in famiglia storsero il naso. Oriana, un giorno, mi convinse a provare con la fotografia. Diceva che avrei guadagnato bene, che potevo seguirla nei suoi viaggi. Mi comperò una Leica M3, l’accompagnai a intervistare Giovanna di Bulgaria e, visto che gli scatti del fotografo ufficiale vennero male, pubblicarono i miei”, raccontò in un’intervista come riporta la Nazione. Un rapporto di amore-odio tra Paola ed Oriana, sfociato in una battaglia legale sul testamento dell’autrice di “Insciallah”. Oriana Fallaci, infatti, aveva nominato come suo unico erede il nipote Edoardo Perazzi, figlio primogenito di Paola.
La battaglia legale di Paola Fallaci
Nel 2007 Paola Fallaci si oppose alla pubblicazione postuma del romanzo incompiuto di Oriana, “Un cappello pieno di ciliegie”, storia della famiglia Fallaci tra il 1773 e il 1889, decisa invece dal figlio Edoardo. Nel 2008 Paola sostenne che la celebre sorella era morta “con l’eutanasia”, suscitando polemiche e smentite. Nel 2011 Paola e il figlio Antonio presentarono un esposto alla Procura di Firenze impugnando il testamento di Oriana, in cui Edoardo veniva nominato unico erede, sostenendo che in calce ci sarebbe stata una firma falsa. Nel 2015 il giudice del Tribunale di Firenze, Angelo Antonio Pezzuti, ha disposto l’archiviazione dell’inchiesta “perché il fatto non sussiste”. “Il giudizio unanime dei periti grafologi è stato di ‘attribuibilità certa’ del testamento alla mano di Oriana Fallaci. Al tempo stesso, gli specialisti interpellati hanno escluso che dall’esame della documentazione medica potesse desumersi alcun deficit cognitivo o neurologico della scrittrice, rimasta lucida e cosciente fino alle ultime ore di vita”, hanno fatto sapere i legali di Edoardo Perazzi.